Open d’Italia, Pro am vinta dal team dello spagnolo Adri Arnaus

Da domani si gira sul Marco Simone Golf Club

SET 14, 2022 -

Golf Roma, 14 set. (askanews) – Tre campioni Major, il nordirlandese Rory McIlroy, l’inglese Matt Fitzpatrick e Francesco Molinari. E ancora: uno dei giovani di maggior talento nel panorama mondiale, il norvegese Viktor Hovland, a illuminare la scena sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), la casa della Ryder Cup 2023, dove da domani, giovedì 15 settembre, a domenica 18 si svolgerà il DS Automobiles 79° Open d’Italia, uno degli eventi più importanti e antichi nel calendario del DP World Tour. Lo show di grande golf fatto di agonismo, tecnica e giocate di classe è stato anticipato dalla tradizionale Rolex Pro-Am, alla quale hanno preso parte 34 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti, vinta con “meno 28” dal team dello spagnolo Adri Arnaus con i dilettanti Ugo Chimenti, Matteo Natoli e Massimiliano Lancellotti, che ha preceduto le compagini di Francesco Laporta con Alfredo Puca, Roberto Renzella e Angelo Pizzaferri con “meno 26” e di Matt Fitzpatrick con Riccardo Verga, Mauro Vinchesi e Riccardo Nicora, stesso “meno 26”, ma peggior score sulle ultime nove buche. Ottima prestazione della formazione degli atleti paralimpici Vittorio Cascino, Luisa Ceola e Loris Stradi, condotti dall’australiano Lucas Herbert, quarta con “meno 24”, a dimostrazione della forza inclusiva del golf, uno sport che va oltre ogni barriera. Inizia lo spettacolo – Rory McIlroy, numero due mondiale, Viktor Hovland, numero dieci, Matt Fitzpatrick, numero undici, e Francesco Molinari, che punta a divenire il primo italiano a vincere il torneo dopo i successi del 2006 e del 2016, saranno indubbiamente i favoriti, ma non avranno un compito facile in un field in cui figurano tanti giocatori di ottima caratura. Da due past winner quali l’inglese Tyrrell Hatton (2017) e il danese Thorbjorn Olesen (2018), agli spagnoli Pablo Larrazabal (due vittorie in stagione), Rafa Cabrera Bello e Jorge Campillo, dall’australiano Min Woo Lee, fratello di Minjee Lee, numero tre del ranking mondiale femminile, ai sudafricani Brandon Stone e Daniel Van Tonder. Per proseguire con gli statunitensi Kurt Kitayama e Sean Crocker, con i thailandesi Kiradech Aphibarnrat e Jazz Janewattananond e con il cinese Ashun Wu. Senza dimenticare due promesse come i 21enni gemelli danesi Nicolai, che difenderà il titolo, e Rasmus Hojgaard, due successi sul tour per il primo e tre per il secondo. Vi saranno anche altri vincitori di precedenti edizioni: l’inglese Ross McGowan (2020), lo svedese Rikard Karlberg (2015), i francesi Julien Quesne (2013) e Gregory Havret (2001), lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño (2007, 2012) e l’inglese Robert Rock (2011). I 19 azzurri – Saranno 19 gli azzurri in gara. Oltre a Francesco Molinari, reduce dal nono posto nel BMW PGA Championship, proveranno a far valere il loro buon momento di forma Guido Migliozzi, 13° al Wentworth Club, e Francesco Laporta, che ha un buon feeling con l’Open, quarto lo scorso anno e settimo nel 2019. Debutterà al professionismo Filippo Celli, dopo un’estate da ricordare con il successo nel Campionato Europeo individuale, la Silver Medal quale miglior dilettante al The Open e con la vittoria nel Campionato Mondiale a squadre con la compagine italiana di cui ha fatto parte anche Marco Florioli, il quale sarà in campo insieme ad altri due amateur, Flavio Michetti e Giovanni Manzoni. Proveranno a dire la loro Renato Paratore e Andrea Pavan, che sanno come vincere sul circuito, ma l’Open nazionale sarà comunque di grosso stimolo per tutti gli altri azzurri: Lorenzo Gagli, Luca Cianchetti, Andrea Saracino, Andrea Romano, Giacomo Fortini, Manfredi Manica, Jacopo Vecchi Fossa, Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo. Compito particolare per Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023, impegnato insieme al capitano, l’inglese Luke Donald, e all’altro vice capitano, il danese Thomas Bjorn, a studiare il percorso e valutare possibili candidati per un posto nella squadra continentale.