David, trionfa Il Traditore di Bellocchio, Favino-Trinca gli attori

Cinque statue a Pinocchio, dedicato ai lavoratori dello spettacolo

MAG 8, 2020 -

Roma, 8 mag. (askanews) – Un David Donatello che fa riflettere con le statuette in bella mostra nello studio di via Teulada a Roma e i protagonisti in collegamento da casa per conoscere il loro destino. Ma anche un David familiare con mogli, figli, nipoti che irrompono nell’inquadratura salutando in diretta durante il collegamento. Un David che Carlo Conti, conduttore in solitario, presenta come appuntamento che ha un sapore particolare. Un’edizione dedicata “alle oltre 200.000 persone che lavorano nel mondo del cinema, alle associazioni che stanno lavorando alla ripartenza, a quegli schermi ora spenti ma che presto si riaccenderanno”. E contemporaneamente le insegne di tantissime sale d’Italia si accendono per testimoniare la volontà di ripartire. Sono i David de “Il Traditore”, il film di Marco Bellocchio che narra le vicende di Tommaso Buscetta, mafioso e successivamente collaboratore di giustizia, membro di Cosa nostra. Ne vince ben sei su 18 nomination (Film, regia, attore protagonista, attore non protagonista, sceneggiatura originale e montaggio). Cinque vanno a Pinocchio (scenografia, costumi, effetti visivi, trucco e acconciature). Tre per il Primo Re (Fotografia, Sonoro, Produttore). Un premio dedicato da Bellocchio “al cinema italiano che ora è così in grande difficoltà auguro che si possa ricominciare a lavorare. Sono contento per me ma anche per tutti quelli che mi hanno aiutato a fare questo film. Ho 80 anni ma spero per un po’ di anni di continuare a fare film che mi entusiasmino”.

Un abbraccio con figlia e moglie, Francesca Calvelli, a sua volta premiata per il miglior montaggio del film. Gli altri in nomination erano Il primo re di Matteo Rovere, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, Martin Eden di Pietro Marcello, Pinocchio di Matteo Garrone. Miglior regista esordiente Phaim Bhuiyan per Bangla che ha dedicato il premio ai “ragazzi di seconda generazione e all’Italia che ci ha accolto tanto”. Miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino (Il traditore), baciato in diretta dalla moglie Anna Ferzetti (anch’essa candidata come attrice non protagonista). In collegamento con lui il resto della cinquina: Toni Servilllo (5 e’ il numero perfetto), Alessandro Borghi (Il primo re), Francesco Di Leva (Il Sindaco del Rione Sanita’), Luca Marinelli (Martin Eden). Favino ha voluto raccontare un aneddoto: “Prima del lockdown stavo uscendo di casa e ho incontrato una signora nell’androne del palazzo, mi ha detto che aveva visto un mio film e salutandomi mi aveva detto ‘torni presto a trovarci’. Arrivando alla macchina ho sentito l’orgoglio di far parte della categoria di donne e uomini dello spettacolo. Voglio dire a questa signora che abbiamo tanto desiderio di tornare presto a trovarla e speriamo di farlo quanto prima”. Il premio ha voluto dedicarlo alla mamma Stella Favino. E’ Jasmine Trinca (La dea fortuna) la migliore attrice protagonista. Candidate Valeria Bruni Tedeschi (I villeggianti), Isabella Ragonese (Mio fratello rincorre i dinosauri), Linda Caridi (Ricordi?), Lunetta Savino (Rosa) e Valeria Golino (Tutto il mio folle amore).

“Un’attrice protagonista non si vede dalla quantità di minuti nel film mi diceva sempre Ferzan e io devo ringraziare lui e Stefano Accorsi e Edoardo Leo, miei fratelli sul set” le parole della Trinca.