La SS Lazio festeggia 120 anni

E' la più grande e antica polisportiva d'Europa

GEN 8, 2020 -

Roma, 8 gen. (askanews) – La Società Sportiva Lazio compie 120 anni, e festeggia come la più antica e grande polisportiva d’Europa, fondata a Roma il 9 gennaio del 1900 in Piazza della Libertà, nel quartiere Prati, da nove ragazzi (i fratelli Bigiarelli, Aloisi, Lefevre, Balestrieri, Mesones, Grifoni, Venier e Massa).

Ad oggi, come ricorda il sito ufficiale della Polisportiva (sslazio.org) la Lazio allinea 45 Sezioni agonistiche, 17 attività associate ed un socio onorario, che praticano circa settanta discipline sportive. Nel corso dei suoi 120 anni di storia, la Società Sportiva Lazio ha festeggiato nove Campioni olimpici (Baldo, Gabriotti, Gionta, Arena, Ghira, Ognio, Guerrini, Lucarelli, Pampa), venendo premiata con la Stella d’Oro ed il Collare d’Oro al merito sportivo. Il palmares della polisportiva biancoceleste registra anche 16 titoli mondiali, più di 500 titoli nazionali e internazionali, oltre a circa mille titoli conquistati nelle categorie minori e giovanili.

La Società Sportiva Lazio annovera più di diecimila atleti iscritti e nel corso della sua ultracentenaria storia, molti campioni si sono distinti indossandone i colori. Da Silvio Piola, arrivato alla Lazio nel ’34, due volte Campione del Mondo, che detiene il record di gol realizzati in serie A, a Fausto Coppi, tesserato per la Lazio dal gennaio al giugno del 1945, il Campionissimo del ciclismo italiano. Poi Carlo Pedersoli, campione di nuoto e pallanuoto, Renzo Nostini, il pluridecorato campione di scherma, per decenni Presidente della Lazio Nuoto, e Presidente Generale prima dell’avvento di Antonio Buccioni. Ancora, Giulio Glorioso, campione di baseball (due scudetti con la Lazio), nonché primo giocatore italiano ad aver effettuato un clinic con una franchigia statunitense.

Come segnala sempre il sito della Polisportiva Lazio, il fondatore, Luigi Bigiarelli, ispirato dai primi Giochi dell’Olimpiade moderna, svoltisi ad Atene nel 1896, quattro anni prima della fondazione della Lazio, scelse per questo motivo i colori bianco e celeste, i vessilli, appunto, della Grecia. Come emblema fu scelta l’aquila, simbolo della potenza di Roma imperiale. Il motto ‘Concordia parvae res crescunt’ (urlato ancora oggi dai giocatori della Lazio Hockey su prato prima dell’inizio delle loro gare) significa “nell’armonia anche le piccole cose crescono”.

Un discorso a parte merita ovviamente l’avventura della Lazio nel calcio: “Il calcio costituisce per me, come per quasi tutti i Laziali, quel gioco fatale che, da aspirante e vanesio Campione, ti fa sognare e, da tifoso, palpitare lungo una vita intera – è il pensiero del presidente generale della Polisportiva Antonio Buccioni -. Ma chiunque ritenesse di cogliere l’essenza della Lazio nella sola espressione calcistica non avrebbe compreso nulla, davvero nulla, della storia, dell’epopea, del DNA, oggi si direbbe, del Sodalizio”. “La Lazio – prosegue Buccioni – non ha portato il calcio a Roma: ha insegnato lo sport all’Italia”.

Restando comunque nel calcio, e rispetto alla forte rivalità cittadina con la Roma, emblema vero della lazialità per tutti i tifosi biancocelesti rimane il generale Giorgio Vaccaro, di cui si ricorda la frase “La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è. Prima è nata la Lazio; i tifosi sono venuti dopo. Per gli altri, c’erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare”.

Vaccaro scrisse infatto una pagina fondamentale della storia laziale, opponendosi, nella primavera del 1927, alla fusione della Lazio, già Ente Morale dal 1921, con altre tre società romane nel progetto che poi portò alla creazione della A.S. Roma.

I 120 anni saranno festeggiati dalla SS Lazio calcio con una serie di eventi tra cui la presentazione dei libri e altre iniziative. Anche per la prossima sfida all’Olimpico tra Lazio-Napoli sono previste diverse sorprese, con l’invito della società ai tifosi a recarsi allo stadio in anticipo per poter ammirare una scenografia molto suggestiva.