A Melbourne la Presidents Cup: Usa contro International Team

Gli statunitensi guidati da Tiger Woods, capitano e giocatore.

DIC 10, 2019 -

Roma, 10 dic. (askanews) – Gli Stati Uniti guidati da Tiger Woods, e l’International Team, condotto dal sudafricano Ernie Els, danno vita alla 13ª edizione della Presidents Cup (12-15 dicembre), in programma sul percorso del Royal Melbourne GC, a Melbourne in Australia, evento sul modello Ryder Cup dove però gli americani sfidano la selezione del Resto del Mondo, in cui non possono entrare giocatori europei.

La presenza di Tiger Woods è da sempre un valore aggiunto ad ogni manifestazione, ma l’ex numero uno non è mai banale e anche in questa occasione ci ha messo del suo, facendo da un lato discutere e dall’altro rendendo felici i suoi fans. Infatti si è auto concessa una wild card e così avrà l’insolita veste di capitano-giocatore. Con lui saranno in squadra Justin Thomas, Dustin Johnson, Patrick Cantlay, Xander Schauffele, Webb Simpson, Matt Kuchar e Bryson DeChambeau, ammessi di diritto dall’apposita classifica, quindi Tony Finau, Gary Woodland e Patrick Reed, le altre tre wild card, e Rickie Fowler, chiamato a sostituire Brooks Koepka, attualmente infortunato.

Sull’altro fronte si sono guadagnati la convocazione sul campo gli australiani Marc Leishman, Adam Scott e Cameron Smith, il giapponese Hideki Matsuyama, il sudafricano Louis Oosthuizen, il messicano Abraham Ancer, il cinese Haotong Li e il taiwanese C. T. Pan, mentre Els ha concesso le wild card al coreano Sungjae Im, al canadese Adam Hadwin, al cileno Joaquin Niemann e all’australiano Jason Day, che però è stato bloccato da un infortunio e sostituito dall’altro coreano Byeong Hun An. Numerosi i debuttanti in entrambi i team: cinque tra gli americani (Cantlay, DeChambeau, Finau, Schauffele e Woodland) e sette tra i loro avversari (An, Ancer, Im, Li, Niemann, Pan e Smith).

Bilancio – Il bilancio è nettamente favorevole agli statunitensi che hanno vinto dieci volte, contro una sconfitta e un pari datato 2003.