Tiger Woods vince in Giappone: è record con 82 titoli sul Pga tour

Nello Zozo Championhip ha battuto Hideki Matsuyama

OTT 28, 2019 -

Roma, 28 ott. (askanews) – Straordinario e incredibile Tiger Woods, autore in Giappone di una prova alla sua maniera nello Zozo Championship, dominato dalla prima, all’ultima buca, un successo che l’ha portato ad eguagliare il record del mitico Sam Snead con 82 titoli nel PGA Tour, un primato che il grandissimo del passato aveva fissato nel 1965, 54 anni addietro.

Peraltro una vittoria anche inattesa, perché l’ex numero uno mondiale rientrava alle gare a distanza di circa due mesi dalla precedente apparizione (BMW Championship ad agosto), avendo dovuto sottoporsi a un nuovo intervento al ginocchio, ma tutto quello che fa Tiger è sempre fuori dalla normalità.

Sul percorso dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70), a Chiba, Woods ha ottenuto con 261 (64 64 66 67, -19) colpi il secondo titolo stagionale, avendo collezionato ad aprile il suo quindicesimo major imponendosi nel Masters. Ha superato il giapponese Hideki Matsuyama, secondo con 264 (-16).

Per l’82° titolo Woods è stato gratificato con un assegno di 1.755.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari, premio che gli ha permesso di superare il traguardo dei 120.000.000 di dollari guadagnati in carriera. Inoltre è arrivato anche il salto dal decimo al sesto posto nel World Ranking.

“Certo, 82 è un gran numero – ha detto Woods – e significa anche un lungo periodo sui campi da golf. Sono stato veramente fortunato ad avere una carriera di questo genere”. Woodland, che ha giocato con lui, ha affermato: “Dopo tutti i problemi che ha affrontato si comporta come un giovane e sta esprimendosi in maniera incredibile”. E Tiger, che ha firmato il record a quasi a 44 anni, contro i 52 che aveva Snead quando siglò l’ultimo successo (Greater Greensboro Open), ha aggiunto: “Sono quanto mai orgoglioso di aver affiancato un tale campione. Non immaginavo di tornare e questi livelli. Per quanto riguarda la mia attività, spero di continuare fino a quell’età. Se me lo avessero chiesto qualche tempo fa, quando addirittura pensavo che non sarei riuscito neanche a camminare normalmente, avrei dato una risposta diversa, ma sicuramente il futuro mi sembra più luminoso”.