De Laurentiis: “Insigne decida che fare. Mertens? Vada in Cina”

Firmata la convenzione per lo stadio San Paolo

OTT 17, 2019 -

Roma, 17 ott. (askanews) – “Non c’ero al summit di Insigne con Raiola e Ancelotti, il problema di Insigne è che lui deve capire da grande cosa vuole fare, perché lui ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli”. Parola del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine della firma della convenzione per lo stadio San Paolo con il Comune. “Io Insigne lo capisco e lo proteggo – ha aggiunto De Laurentiis – mi piace e mi sta simpatico però lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Bisogna che si tranquillizzi”. De Laurentis spera che Insigne “diventi una persona più serena ma questa è un problema suo non glielo può risolvere Raiola o Ancelotti. Insigne è un grandissimo calciatore e può essere in forma o meno in forma. Se l’allenatore non lo utilizza lui non può uscirsene con battute o con atteggiamenti quasi di sfida perché l’allenatore è un padre di famiglia che ha 60 anni e solo per questo non ti manda a quel paese”. Per Mertens “non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che età ha. Se poi un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina perché viene strapagato questo è un problema suo. Se, perché viene strapagato va a vivere due o tre anni di merda, questo è un problema suo, nel quale io non posso entrare. Non posso considerare concorrenziale la Cina, che considero lontana. Se altri la considerano vicina sono problemi loro, che non mi riguardano. Nella vita bisogna scegliere se essere contenti, e lavorare in quello che ti piace, o se vuoi lavorare solo per soldi. Se consideri i soldi un fine vadano in Cina”. Su Koulibaly dice: “Gli sono affezionato e non l’ho venduto neanche per 150 milioni, poi arriverà un momento in cui Koulibaly bisognerà venderlo per forza”.