Sambo arte da combattimento e difesa diventa fenomeno in Europa

Noto appassionato è Putin. Ma non solo lui: in Francia sono 4.500

MAG 25, 2019 -

Parigi, 25 mag. (askanews) – Un fenomeno in piena evoluzione: il sambo, disciplina sportiva e da combattimento, nato in Russia, e sempre più praticato in Europa. Non soltanto in Italia, dove sono alcune migliaia gli appassionati. All’odierno Gran Prix di Parigi (un campionato minore rispetto agli europei disputati la scorsa settimana nelle Asturie, in Spagna), hanno partecipato 14 Paesi e 133 atleti, con un tifo da stadio da parte degli appassionati. “Il sambo in Francia è sempre più popolare” afferma Kris Canales, presidente del Comitato Francese di sambo, parlando con Askanews. “Oggi si raggiungono i 4.500 praticanti, 190 club affiliati. C’è ancora un margine di crescita importante, c’è ancora la possibilita’ almeno di raddoppiare, per raggiungere l’obiettivo di 10.000 praticanti. Sarebbe un buon obiettivo”, aggiunge. In Italia è invece nell’ordine dei 1.500, ma diffuso in 19 regioni, a partire dal Lazio, Sicilia, Sardegna, Lombardia e Veneto.

Insomma da arte marziale “delle spie sovietiche”, sta diventando un fenomeno sportivo (e di fitness) in Europa e punta a diventare sport olimpico nel 2028. E sono in molti ad incrociare le dita, non soltanto in Russia. Lo stesso Canales afferma che se ci fosse una spinta maggiore dai comitati olimpici, questo sport potrebbe avere ancora più successo. Anche perchè il sambo, che è nato nell’URSS già negli anni ’20 del secolo scorso, è, nonostante la sua popolarità mondiale, non più legato soltanto alla Russia.

La disciplina piace molto alle donne, anche per la sua componente di autodifesa. Gli addetti ai lavori sanno che esistono due tipi di sambo: quello sportivo, simile allo judo, ma con più prese; quello da combattimento, che invece si allontana dallo judo per avvicinarsi alla boxe, ma con più colpi permessi. La seconda è una disciplina d’urto che in alcuni Paesi non ammette donne. Ma in Francia sì, come in occasione di questo Grand Prix di Parigi.

Un noto appassionato è Vladimir Putin. Ma non c’è solo lui. “Quando si chiede oggi ai praticanti, rispondono che il sambo è uno sport più aperto, più libero di altre discipline da combattimento. Il sambo – prosegue Canales – piace oggi per la sua efficacia. La parte di difesa personale, sambo-difesa, ad esempio. E la libertà del regolamento. Il regolamento sportivo fa sì che il sambo oggi sia uno sport che attira di più, anche in rapporto ad altri sport”.

Lo sport unisce e “il sambo è una grande famiglia: quando ci incontriamo, non si litiga mai, ci sosteniamo a vicenda, anche tra esponenti di Paesi che la politica non aiuta ad avvicinare”, aveva detto in un’intervista ad Askanews Vasily Shestakov, in gioventù ‘sparring partner’ di Putin sul tatami, grande campione e oggi presidente della Federazione Internazionale Sambo (FIAS), svelando il vero segreto di questo sport per molti misterioso, ma capace di riunire tante discipline nobili, molto avvincente da guardare tanto che il premio Pulitzer Sergej Ponomarev gli ha dedicato recentemente un magnifico fotoreportage dal Daghestan.