Ferrari, Binotto: “Macchina bilanciata, la vorrei più affidabile”

Le considerazioni del team Principal al termine dei test

MAR 1, 2019 -

Roma, 1 mar. (askanews) – “Considero la nostra auto sia molto bilanciata e questo dà sicurezza ai piloti. E’ una macchina guidabile, stabile in frenata. Questa è la cosa che mi è piaciuta di più. Per vincere dovremo essere i più forti e ancora non lo siamo. Vorrei vedere macchina nel complesso più affidabile”. Così Mattia Binotto, team principal della Ferrari, nella conferenza stampa del quarto e ultimo giorno di test a Barcellona. “Sono state giornate intense e ci stiamo concentrando su noi stessi – continua – Sono contento che Hamilton pensi che noi siamo forti, ma lo sono anche loro. Presumo saremo molto vicini”. “Lo scorso anno i test furono molti difficili a causa del clima (neve, ndr) – ha aggiunto Binotto – Quindi è difficile fare paragoni. Abbiamo avuto qualche problema e non è andato tutto liscio, come ad esempio l’incidente di Seb”. Leclerc “E’ un ottimo pilota, sta cercando di imparare a lavorare con i nostri tecnici. Non sono questi test che ci stanno convincendo rispetto alla nostra scelta di prenderlo in Ferrari”. Seb capitano: “Dobbiamo pensare alla Ferrari. Non chiederemo a Charles di far passare Vettel, ma essendo già campione e molto esperto per ora è Seb il pilota di riferimento”. in questo modo Binotto ha ulteriormente messo in chiaro le gerarchie nel box Ferrari. Sull’incidente a Vettel dice: “Credo sia stato un episodio sfortunato, un qualcosa di impossibile da prevedere e evitare. Sembra che un corpo esterno abbia colpito il cerchione”. L’ultima considerazione sul suo ruolo: “La nostra struttura è rimasta pressoché intatta, non ci sono stati grossi cambiamenti. Vincere in Australia? Non mi piace scommettere, preferisco concentrarmi sul lavoro. Da quando sono diventato team principal la mia vita personale è cambiata perché aumenta la mia popolarità. Sul lavoro invece avevo molte responsabilità già in passato. Devo ringraziare Elkann e Camilleri per il supporto che mi danno. Averli vicini è importante per il team”.