Molinari non si pone limiti: Giochi, Ryder e numero uno mondiale

Il golfista ha ricevuto il collare d'oro dal Coni

DIC 19, 2018 -

Roma, 19 dic. (askanews) – Olimpiadi, Ryder Cup e diventare il numero uno al mondo. Francesco Molinari non si pone limiti nel giorno in cui il 36enne golfista torinese ha ricevuto il collare d’oro dal Coni, la massima onorificenza dello sport tricolore alla Casa delle Armi del Foro Italico per la vittoria major all’Open Championship 2018 e, in generale, per una stagione a dir poco straordinaria. “Ho vissuto un sogno, ricevere questo premio mi riempie d’orgoglio. Il mio obiettivo adesso è quello di migliorarmi” le parole di Molinari che guarda ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. “Le Olimpiadi sicuramente mi incuriosiscono avendo mancato la qualificazione a Rio2016. Nella programmazione Tokyo è ancora abbastanza lontana, ma ho l’ambizione di andare e provare a vincere una medaglia che mi può dare una dimensione ancora maggiore come sportivo. Cercherò di qualificarmi prima di tutto e poi arrivare lì al meglio della forma”. Molinari mette nel mirino anche la possibilità di diventare numero uno al mondo: “Non è un obiettivo che mi pongo nello specifico – continua – perché adesso nel golf rispetto a dieci anni fa c’è molto più appiattimento verso l’alto e cambi al vertice molto frequenti. In tanti possono ambire a quel posto, ma come ho sempre fatto nella mia carriera non mi pongo limiti”. Sulla Ryder Cup 2022 dice: “Sarebbe bellissimo esserci, avere la possibilità di giocare questa competizione in casa è un qualcosa d’incredibile. Ma manca ancora molto tempo”. Tifoso dell’Inter “e di Mourinho” non si pone un fine carriera: “Sono un privilegiato. Faccio uno sport che mi piace e diverte. Finché sentirò il fuoco dentro continuerò a giocare”. Al suo fianco il presidente della Federgolf Francesco Chimenti: “Francesco è una cosa diversa, ne nasce solo uno come lui – dice – I campioni sono campioni e non si discutono: l’Italia è felice di avere un campione di questo genere. Lui è schivo perché è conscio di avere una forza non umana. A volte vengo preso come un visionario, ma avevo detto che Francesco avrebbe vinto un Major quest’anno anche se nessuno avrebbe pensato mai a un italiano. E invece si è verificato. Magari diventerai anche numero uno al mondo, ma è un’altra previsione facile”.