Che cosa prevede la riforma del Coni che ha fatto infuriare Malagò

La proposta di riforma governativa per lo sport italiano

NOV 15, 2018 -

Roma, 15 nov. (askanews) – Nelle pieghe della Legge di Bilancio si nasconde una norma che si propone di riformare il modello di sistema sportivo italiano. La riforma governativa prevede la sostituzione della Coni Servizi (braccio operativo del Comitato olimpico nazionale italiano) con un nuovo ente denominato ‘Sport e Salute’ i cui vertici non verranno designati dal Coni, ma in futuro saranno decisi dal Ministero dell’Economia e Finanze su indicazione “dell’autorità di Governo competente in materia di Sport, sentito il Coni”. Il finanziamento del Coni e della “Sport e Salute” secondo la bozza della legge di bilancio viene parametrato al 32% delle entrate effettivamente incassate dal bilancio delle Stato (per una misura comunque non inferiore a 410 milioni di euro) derivanti dalle imposte pagate dal settore: di queste 40 mln vanno al Coni e 370 mln a “Sport e Salute SpA”, alla quale spetta il finanziamento delle Federazioni sportive nazionali (FSN) per un importo non inferiore a 260 milioni di euro”. Un’altra novità riguarda il fatto che gli incarichi di vertice del Coni e della nuova società “sono fra loro incompatibili”, fino a due anni dalla fine della carica.

Il Consiglio Nazionale del Coni preso atto della relazione del Presidente, l’ha approvata (con il voto contrario di Claudio Barbaro), dandogli mandato di continuare il dialogo con il Governo con l’obiettivo di preservare l’autonomia dello sport italiano, richiedendo di valutare nuovamente il testo della norma e, in caso, di differirne l’adozione per poter tenere conto di quanto emergerà all’esito del tavolo bilaterale di approfondimento della materia, aperto anche a una analisi globale e condivisa dell’ordinamento sportivo italiano.

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