Olimpiadi 2026, Sala: Milano disponibile, ma con ruolo chiaro

Sia prima città in brand e solo Governo entri in società di scopo

SET 13, 2018 -

Milano, 13 set. (askanews) – Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ribadito la disponibilità del capoluogo lombardo a ospitare i Giochi olimpici invernali del 2026, ma a due condizioni: il fatto che la città sia citata per prima nel marchio della candidatura e che nell’eventuale società di scopo chiamata a gestire l’evento entri solo il governo. Lo ha detto in un video pubblicato su Facebook da San Francisco, dove discute con altri sindaci di grandi città del mondo di lotta ai cambiamenti climatici.

“Quello che Milano chiede è molto semplice: come primo punto – ha detto Sala – le Olimpiadi si fanno, noi ne siamo convinti, a difesa del brand della città. Io rispetto moltissimo la mia collega sindaco di Torino, ma quando lei dice che il tema è la sostenibilità e non il brand io non sono d’accordo. Non perché la sostenibilità non sia importante, ma perché è un prerequisito. Le Olimpiadi o l’Expo si fanno per valorizzare il brand e oggi la gente nel mondo non si ricorda dell’Expo di Milano sostenibile, essendo stato sostenibilissimo, ma si ricorda dell’Expo associato al brand Milano. Milano deve essere comunque la prima città indicata nel brand, non è una questione di arroganza, ma noi è 15 mesi che lavoriamo e discutiamo col Cio, 15 mesi durante i quali il Coni ci ha detto Milano sarà la candidata”.

Sala in secondo luogo ha ricordato di avere vissuto “la complessità di Expo” e ha osservato che “mettere insieme teste diverse, istituzioni diverse, non è semplice, figuriamoci se si tratta di tre Comuni e tre Regioni, il Coni e il Governo”. Se dunque le Olimpiadi si faranno in Italia la società di scopo, a suo parere, “dovrà essere gestita interamente dal Governo senza la partecipazione delle città se no si fa casino e lo dico per esperienza”.

“Noi crediamo nel progetto olimpico, ma ci devono essere le condizioni. Siamo coerenti, sto chiedendo quello che chiedo da tantissimo tempo. Se si potrà fare bene, se le richieste di Milano saranno esaudite bene, se non non saranno esaudite e il governo volesse candidare altre città noi supporteremo, lo dico ora, il livello di polemica sarà zero” ha concluso.