Parma deferito per tentato illecito, la serie A è a rischio

I messaggi di Calaiò e Ceravolo: "Non ci spaccare le gambe"

GIU 20, 2018 -

Roma, 20 giu. (askanews) – Serie A a rischio per il Parma. La società ducale è stata deferita per responsabilità oggettiva insieme ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo accusati di tentato illecito sportivo in merito alla partita Spezia-Parma dell’ultimo campionato di Serie B.

Consegnato l’avviso di conclusione delle indagini agli interessati, entro una decina di giorni, il club emiliano e i suoi due tesserati andranno a processo presso il Tribunale Federale, il primo grado di giustizia sportiva. Se il tentativo di illecito sarà accertato, il Parma rischia una penalizzazione in termini di punti che dovrà essere scontata nella stagione in corso e che potrebbe modificare l’ultima classifica del campionato di Serie B.

L’inchiesta riguarda la partita Spezia-Parma del 18 maggio scorso terminata 2-0 per gli emiliani. Grazie a quel successo ed al contemporaneo pareggio del Frosinone il Parma ottenne la promozione in serie A. Nei giorni precedenti la sfida Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo mandarono, rispettivamente, due ed un messaggio whtasapp a due giocatori dello Spezia, Filippo De Col e Alberto Masi. “Non ci spaccare le gambe…”. A questi messaggi i due giocatori dello Spezia non hanno risposto, ma hanno subito informato la società e la Procura Federale.

Secondo l’accusa due messaggi che inviterebbero la difesa spezzina a non mettere troppo agonismo nel match spingendo anche sulle differenti motivazioni di classifica. Per il club è scattata la responsabilità oggettiva, richiamando l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva della Figc. Il codice non fa alcuna differenza tra un illecito consumato ed un illecito solo tentato. L’articolo 7 recita: “Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo”.

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