Carolina Kostner: vado avanti, esperienza che vale una medaglia

La pattinatrice azzurra: ripartita da zero e sono ancora al top

FEB 24, 2018 -

Pyeongchang (Corea del Sud), 24 feb. (askanews) – “Per me questa esperienza vale assolutamente come una medaglia”. Lo dice senza mezzi termini Carolina Kostner, la stella del pattinaggio di figura italiano, parlando dell’ennesima esperienza olimpica, questa volta ai Giochi invernali coreani di PyeongChang. Lo dice dopo avere chiuso – a 31 anni e contro rivali che hanno la metà della sua età – con un quinto posto nell’individuale, che non vale il podio, ma forse questa volta la sensazione è che possa valere anche di più. “So di essere partita da zero – ha detto Carolina ai cronisti a Casa Italia facendo un bilancio della sua Olimpiade – devi trovare le forza dentro di te, il coraggio, la pazienza, il crederci, trovare anche le persone giuste che ti sanno accompagnare in tutti gli stadi del percorso, è stata dura, molto molto difficile, ma non abbiamo mai smesso di crederci. E adesso siamo qui facendo parte dell’élite del pattinaggio mondiale, ancora dopo tanti anni. E ne sono molto, molto felice”.

Quello che possiamo percepire, dopo una gara in cui la Kostner ha avuto un punteggio molto alto nella componente artistica e uno meno brillante in quella tecnica, è soprattutto la sicurezza dell’atleta azzurra, sul ghiaccio e fuori. Oggi Carolina dà la sensazione di una persona, prima che di una sportiva, molto consapevole, capace di andare per la propria strada indipendentemente da quello che intorno a lei si può dire o scrivere. “Quando settimana dopo settimana – ha aggiunto l’atleta – ti accorgi che stai migliorando, ti accorgi che migliori in tutti i sensi: dall’aspetto tecnico all’aspetto artistico, dalla gestione del tuo team, dall’aggiunta del tuo staff, di avere la fortuna di lavorare con delle leggende del pattinaggio, riuscire a collegare dei periodi nei quali sto più vicina alla famiglia, perché stando sempre fuori dopo un po’ inizia a pesarti… quindi avere io il timone in mano e prendermi la responsabilità per dire: in questo periodo faccio questo, perché ne sento il bisogno. Riuscire a lavorare con uno staff che ti dà la fiducia, che crede in te, che crede nelle tue capacità è stata un’esperienza meravigliosa ed essere tutti qui insieme è molto emozionante, molto speciale. Posso solo sorridere, ecco”.

E, come già era accaduto in altre gare del pattinaggio di figura, specialità nella quale l’Italia torna da PyeongChang senza medaglie, non si può parlare di sconfitta, non si può limitare il conteggio alla contabilità del podio, ma occorre misurare il peso specifico di ciascun risultato, e qui a PyeongChang gli azzurri hanno fatto molto, contro rivali spesso oggettivamente irraggiungibili. Forse non resteranno negli annali, ma per il movimento sono comunque segnali importanti. E il futuro è tutto da scrivere, a partire dal Mondiali in programma a Milano dal 19 marzo. Carolina Kostner ci sarà, e poi si vedrà. E quando una giornalista in diretta tv le ha chiesto se questa fosse stata la sua ultima Olimpiade, Carolina ha risposto: “Non l’ho mai detto”. Salvo poi aggiungere che 4 anni sono davvero tanti, ma per ora il ritiro non è ancora contemplato. “Isolde Kostner (ex sciatrice e cugina di Carolina, ndr) mi ha detto che quando viene il momento di smettere lo senti chiaramente. Io questa cosa non l’ho ancora sentita”, ha chiosato la pattinatrice azzurra.