PyeongChang, le sorelle dell’hockey: tra Corea e Stati Uniti

Marissa Brandt alle Olimpiadi con la Corea, Hannah con gli USA

FEB 15, 2018 -

Pyeongchang (Corea del Sud), 15 feb. (askanews) – Tra le tante storie che un’Olimpiade porta con sé c’è anche quella delle due sorelle hockeiste, entrambe tra gli atleti partecipanti ai Giochi invernali di PyeongChang, che però militano in due nazionali diverse. Si tratta di Marissa e Hannah Brandt, la prima gioca nella squadra della Corea unita, la seconda negli Stati Uniti. Marissa, infatti è nata in Corea del Sud 25 anni fa ed è stata successivamente adottata dalla famiglia americana dei Brandt; di un anno più giovane la sorella Hannah, più volte campionessa nazionale con l’Università del Minnesota negli States. Per giocare nella storica squadra delle due Coree, Marissa ha scelto di riprendere il proprio nome coreano, Park Yoon-jung.

A modo suo anche Marissa, nonostante le tre sconfitte patite dalla squadra coreana, è entrata nella storia, è stata lei, infatti, a servire a Randi Heesoo Griffin l’assist che ha permesso alla compagna di segnare il primo (e finora unico) gol della Corea nella storia dell’hockey su ghiaccio olimpico, contro il Giappone. Rete che, nonostante il risultato finale di 1-4, ha mandato in visibilio il pubblico dello stadio di Gangneung, che ha sostenuto con calore la Corea in tutte le poco fortunate partite del girone eliminatorio.

Per Hannah Brandt, che gioca in attacco nella squadra degli USA, le prospettiva di successo nel torneo olimpico sono molto maggiori, e la previsione degli osservatori è di una finale contro il Canada. Al momento il team è in semifinale. Ma intanto la famiglia Brandt gioca il proprio ruolo in quella che, a suo modo, è un’altra piccola fetta del grande tema geopolitico del disgelo tra la Corea del Nord e il resto del mondo. In questo caso addirittura gli Stati Uniti.