PyeongChang, Valerij Borzov: dopo Bolt non si sa che succederà

Io e Mennea diversi: lui correva per i record, io per vincere

FEB 14, 2018 -

Pyeongchang (Corea del Sud), 14 feb. (askanews) – “Il futuro dell’atletica dopo Bolt nessuno lo può sapere”. Lo ha detto il grande ex velocista sovietico Valerij Borzov, storico rivale di Pietro Mennea negli anni Settanta, durante una visita a Casa Italia alle Olimpiadi invernali di PyeongChang.

Borzov, oggi 68enne dirigente sportivo ucraino, ha parlato anche del caso del doping in Russia, che ha portato gli atleti di Mosca ammessi alle competizioni a partecipare sotto il nome di Atleti olimpici dalla Russia (OAR), senza la bandiera del proprio Paese. “Il Cio ha preso una sua decisione, a difesa degli atleti puliti – ha detto Borzov -. Per tutto il resto dovete chiedere a Wada e Tas”.

Infine, a proposito della rivalità con Mennea, Borzov ha fatto delle distinzioni: “Eravamo diversi, io sono molto serio, Pietro era un tipico italiano. Lui deteneva il record mondiale, io ho vinto cinque medaglie olimpiche, due d’oro, un argento e due bronzi. Io correvo per vincere, non per i record, solo per battere gli americani, quella era la cosa principale per me” .