Totti: “Sarà un futuro roseo, con la Roma”

Sarò tutto e niente, entrerò in società in punta di piedi

LUG 17, 2017 -

Roma, 17 lug. (askanews) – Dopo il suo addio al calcio Francesco Totti è tornato a parlare per la prima volta alla tv ufficiale della Roma. L’ex capitano giallorosso parla della sua nuova avventura da dirigente: “Sì, è finita la prima parte, quella da calciatore, ora ne inizierà un’altra altrettanto importante da dirigente, sperando di fare quello che ho fatto sul campo. Si riparte dall’inizio, ora parte una nuova fase, una nuova avventura. Ho preso questo tempo per pensarci, per riflettere e quel tempo mi servirà veramente per entrare in questa Società, passo dopo passo, con tranquillità, con serenità, per capire il ruolo che mi si addice più di tutti. Cercherò di mettermi a disposizione a 360 gradi, dal settore giovanile fino al Presidente. Poi è normale che ci vorranno, sei mesi, un anno, due anni, non so quanto tempo ci vorrà per affermarmi nel ruolo che preferisco realmente”. Poi gli viene chiesto come immagina il suo nuovo futuro: “Lo immagino roseo, bello: sceglierò un ruolo perfetto, affinché io riesca a far diventare questa una grande squadra e una grande Società”. “Ho parlato con il direttore sportivo Monchi, è stata una bella chiacchierata e ora avremo tempo di conoscerci meglio – continua Totti – E ho parlato anche con il presidente Pallotta, soprattutto dei piccoli passaggi che non erano ben chiari per quello che era successo anni fa. Però ci siamo chiariti, abbiamo parlato tranquillamente e adesso siamo contenti del nostro incontro e cercheremo di portare più in alto possibile questa squadra”.

Quando gli viene chiesto cosa si aspetta dal suo nuovo ruolo, dice: “I dubbi sono solo legati al fatto di capire bene cosa voglio fare da grande. In questo momento c’è un dettaglio ben preciso, non voglio avere un ruolo, voglio essere tutto e niente, voglio essere un personaggio importante per Roma e per la Roma e capire veramente quello che mi piacerebbe fare”. Su Di Francesco invece: “Con lui ho un grandissimo rapporto. Lo vedevo anche quando non era l’allenatore della Roma. È una grande persona, un grandissimo uomo e sarà sicuramente uno dei valori aggiunti di questa squadra”. Poi torna alla sua ultima partita il 28 maggio: “Non l’avrei mai voluta terminare quella partita, quella giornata. Per me era troppo importante, significativa, troppo emozionante. Raccoglieva 25 anni e più di storia con la Roma. Il rettangolo di gioco mi ha dato tanto e io ho cercato di dare tanto per questa gente che giorno dopo giorno mi ha dimostrato tanto amore”.