Uva: sulla Juve processo mediatico, Bindi: parole preoccupanti

Botta e risposta tra il dg federcalcio e la presidente dell'Antimafia

MAR 24, 2017 -

Roma, 24 mar. (askanews) – “Juve in antimafia processo mediatico”. Pronta la risposta, “parole preoccupanti”. Botta e risposta tra il direttore generale della Federcalcio, Michele Uva, e la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi. A Palermo per la partita Italia-Albania, Uva ha sottolineato: “Sulla vicenda-biglietti, che coinvolge la Juve, non siamo preoccupati: noi dobbiamo occuparci della giustizia sportiva. Però, mi sembra si stia facendo un processo mediatico”.

“Occorre che la giustizia ordinaria faccia il proprio corso con la massima serenità. Mi sembra che l’Antimafia stia facendo un processo molto mediatico e questo non fa bene né al calcio, né tantomeno all’Italia. Il calcio dà esposizione mediatica e questo è evidentemente in questo momento”. Non è mancata la risposta di Rosy Bindi: “La commissione parlamentare Antimafia non fa processi, men che meno mediatici. Di questo si cerchino altrove le responsabilità – ha detto – Preoccupa che il direttore generale della Federcalcio ritenga che ciò di cui ci stiamo occupando non sia una cosa seria.

Ciò che fa male all’Italia sono le mafie, anche quando si infiltrano nello sport, e la sottovalutazione di questo fenomeno. L’inchiesta della Commissione proseguirà a tutto campo”. Ed il vicepresidente della commissione Antimafia, Claudio Fava aggiunge: “Se il direttore della Federcalcio definisce ‘una cosa banale´ un’inchiesta penale sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel circuito del tifo organizzato c’è da essere preoccupati. Se poi si chiede alla Commissione Antimafia di occuparsi d’altro c’è da essere anche imbarazzati”.