Da “Crazy for Football” ai Mondiali per malati mentali -VIDEO

Nel 2018. L'allenatore: "Ampliare la rosa e vinciamo"

FEB 16, 2017 -

Roma, (askanews) – Dopo il Giappone, che ha ospitato il primo Mondiale di calcio per i malati mentali, e che ha portato alla realizzazione del documentario “Crazy for Football”, sulla prima nazionale italiana di calcio che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici, nel 2018 sarà l’Italia ad ospitare il trofeo. Come spiega Enrico Zanchini, allenatore della nazionale:

“In Giappone è stato il progetto pilota. Si è formato un board organizzativo; la prima speranza è che ci siano più squadre, almeno 8, e la speranza è di riuscire ad organizzarlo in maniera adeguata, trovando i fondi e di riuscire a preparare la squadra nei migliori dei modi. Noi siamo competitivi, siamo un po’ corti con la rosa, dobbiamo integrarla. Il nostro obiettivo è vincere.

Abbiamo le qualità”.

“Crazy for Football” è un viaggio, dall’Italia al Giappone, dove i protagonisti sono i giocatori e non la loro malattia, con l’intenzione di combattere i pregiudizi che circondano chi soffre di disagio mentale.

Il regista Volfango De Biasi: “Abbattere lo stigma: far essere eroi, i ragazzi che normalmente vivono isolati, appartati. Questi 12 sono gli emblematici di quanti vorremmo tirare fuori da li. E la nazionale possa essere davvero istituzionale e ne 2018 ospitare noi a Roma i Mondiali. È un invito a uscire fuori”.

Il documentario, prodotto da Skydancers con Rai Cinema, in uscita in 44 sale il 20 febbraio, è sostenuto anche dalla Figc.

Gianni Rivera: “Ho visto giocare i non vedenti, vuol dire che si può fare tantissimo in tutte le condizioni e il calcio è un grande aiuto perché è uno sport che si può fare sempre”.