Il tennis italiano incontra Papa Francesco

Il Pontefice: "Non si cerchino scorciatoie nel doping"

MAG 8, 2015 -

Roma, 8 mag. (askanews) – Giornata storica per il tennis italiano che ha incontrato oggi Papa Francesco. Circa 7.000 persone tra giocatori, tecnici e dirigenti hanno partecipato all’appuntamento, cui erano presenti tanti bambini e i dirigenti federali, a partire dal Presidente Angelo Binaghi, e gli ambasciatori del tennis italiano Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli.Una giornata storica perché non era mai capitato che il tennis italiano incontrasse un Papa. A Papa Francesco il Presidente della FIT Angelo Binaghi ha donato una racchetta tutta bianca. “Vogliamo portarle questa testimonianza – ha detto tra le altre cose Binaghi – non solo perché siamo innamorati della sua semplicità e capacità di parlare al profondo del nostro animo, indicandoci i pensieri più giusti e le azioni più corrette. Ma anche perché sappiamo che lei è un grande appassionato e un attento conoscitore del mondo dello sport e dei valori sociali che esso esprime”. Papa Francesco, argentino e conoscitore di tennis ha salutato così: “Lo sport è uno strumento educativo. Ci sono tre pilastri per i bambini e i giovani: l’educazione scolastica e familiare, lo sport e il lavoro. Su queste tre basi si cresce bene. Quando ci sono tutti e tre, allora esistono le condizioni per creare una vita autentica, evitando le dipendenze che ledono e rovinano l’esistenza. La chiesa si interessa di sport perchè gli sta a cuore l’uomo, e riconosce che l’attività sportiva incide nella formazione della persona, nelle relazioni e nella spiritualità”.“La voglia di ottenere buoni risultati non deve essere uno stimolo per cercare scorciatoie come il doping. E’ brutta è sterile la vittoria che si ottiene violando le regole e ingannando il prossimo”. “Mettetevi in gioco con gli altri e con Dio, dando il meglio di voi stessi e spendendo la vita per quello che davvero vale”.Adx