Festa Roma, Monda: bilancio positivo, sobrietà non è limite

Laura Delli Colli: soddisfatti delle file di fronte ai cinema

OTT 24, 2020 -

Milano, 24 ott. (askanews) – Nonostante in questi ultimi giorni ci sia stato un forte incremento dei contagi per Covid che poteva spaventare il pubblico e ci siano state alcune defezioni, la Festa del Cinema di Roma chiude con un bilancio positivo. I numeri delle presenze di questa quindicesima edizione non sono ovviamente paragonabili a quelli degli anni scorsi ma moltissimi spettatori hanno apprezzato l’alta qualità dei film selezionati e le misure di sicurezza hanno funzionato. E’ quanto è emerso nella conferenza stampa di chiusura tenuta dalla Presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli e dal direttore artistico, Antonio Monda, che ha parlato di “bilancio molto positivo, con moltissimi momenti entusiasmanti”. Monda ha anche sottolineato che le difficoltà di quest’anno hanno fatto capire che “la sobrietà a volte non è un limite”.

“Ci sono state giornate non facili, a volte abbiamo addirittura temuto di non poter andare avanti, ma siamo arrivati qui, in sicurezza, e siamo stati molto soddisfatti di aver visto file davanti ai cinema e aver promosso le sale. – ha detto Delli Colli – Le sale si sono riempite, il pubblico è stato ordinato e siamo stati sul territorio”. Monda ha ricordato la presenza di 260 talents, fra cui alcuni di altissimo livello come John Waters, Thomas Vinterberg e Steve McQueen, che ha elogiato la Festa con una frase che lo stesso direttore artistico ha riportato: “E’ meraviglioso quello che sta succedendo qui. Tutto il mondo del cinema vi sta guardando e prendendo esempio”.

Sia Delli Colli che Monda hanno ribadito ancora una volta la centralità della sala, ma anche l’utilità dell’online, e la Presidente della Fondazione Cinema per Roma ha evidenziato come sia necessaria una maggiore collaborazione tra i festival, meno sprechi, visto che anche le risorse sono minori.

Il direttore artistico ha ricordato che quest’anno hanno partecipato ben 17 registe donne alla Festa, si è scommesso sul futuro con le opere prime italiane, e i riflettori di tutto il mondo si sono accesi sull’evento romano grazie al documentario “Francesco” Evgeny Afineevsky, che è finito sulle prime pagine di 350 testate internazionali.