Festa Roma, “La Fellinette”: omaggio della nipote allo zio Federico

Il cortometraggio di Francesca Fabbri Fellini

OTT 17, 2020 -

Roma, 17 ott. (askanews) – Francesca Fabbri Fellini debutta alla 15esima edizione della Festa del Cinema di Roma, nella Sezione Omaggi, con “La Fellinette”, un omaggio allo zio Federico Fellini che parte da un disegno che uno dei più grandi registi del mondo ha lasciato in regalo alla nipote. Un cortometraggio della durata di 12 minuti che verrà presentato domenica 18 ottobre al Cinema Europa alle ore 19 con replica sabato 24 alle ore 20.30 al Cityplex Savoy e con la possibilità di una visione sulla piattaforma on demand Digital Rff15.

Un poetico omaggio della nipote allo zio Federico. Ricordi, immaginazione e poesia per un sogno di cartone, una sorprendente e commovente favola muta a tecnica mista (animazione dello Studio Ibrido di Torino e live action) dove sono protagonisti una bambina e il suo cagnolino, una spiaggia invernale, un palloncino rosso che vola in cielo e gli occhi che si chiudono spalancando le porte al regno dell’incanto e della fantasia. Perché quella sedia da regista su cui si siede la piccola protagonista del cortometraggio è il lasciapassare verso un altro mondo dove regnano stupore, divertimento e atmosfere oniriche.

“La Fellinette è un sogno di cartone – ha raccontato Francesca Fabbri Fellini – perché prende vita da un disegno che lo zio Federico mi ha fatto nella nostra casa di famiglia a Rimini, dopo una passeggiata sulla spiaggia. Era il 20 gennaio, giorno del suo compleanno, quando arrivò da Roma con un regalo per me: una mantellina di panno blu pavone e un paio di stivaletti rossi. Mio zio ha sempre amato i cartoni animati e una volta mi disse che gli sarebbe piaciuto firmarne uno. Con il mio cortometraggio credo di aver completato l’ultimo tassello del puzzle, avendo nel mio sangue il suo dna. Quel disegno, intitolato La Fellinette, è la cosa più preziosa che mi ha lasciato”.

Creature magiche sfilano agli ordini del Direttore (Ivano Marescotti) avvolto dal mantello di Mandrake (lo stesso che indossava Marcello Mastroianni in Intervista): una ballerina eterea (Milena Vukotic, che rimanda a Giulietta Masina ne La Strada), un mago delle bolle (Bustric), un funambolo (Federico Bassi), l’uomo delle ombre (Carlo Truzzi) e il creatore della neve (Gabriele Pagliarani). Il tutto accompagnato dalla musica senza tempo di Andrea Guerra. “Quando ero piccola – ha continuato Francesca Fabbri Fellini – lo zio Federico mi ripeteva sempre: ‘Ricordati che esistono due vite: quella ad occhi aperti e quella ad occhi chiusi. L’immaginazione è la forma più alta di pensiero. Mia piccola Fellinette, buttati e non perdere mai la tua schiettezza, né l’entusiasmo giovanile nel lungo viaggio che si chiama vita, e le cose accadranno come desideri. Per me la fantasia è una realtà parallela e grazie a lui continuo a guardare il mondo con gli occhi dell’infanzia, da visionaria”.