“Soul” alla Festa di Roma, Docter: fermiamoci e osserviamo

Il film Disney Pixar sarà su Disney + il 25 dicembre 2020

OTT 15, 2020 -

Milano, 15 ott. (askanews) – E’ un film che parla di desideri, sogni, aspirazioni ma anche di accettazione, destino, comprensione del vero senso della vita, il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar “Soul”, film d’apertura della Festa del Cinema di Roma, che arriverà in esclusiva su Disney + il 25 dicembre 2020. Nel giorno in cui la 15esima edizione prende il via, con misure di sicurezza anti Covid, distanziamenti, mascherine, il regista Premio Oscar® Pete Docter ha parlato via Zoom di quest’avventura, che arriva a 5 anni dal fortunatissimo “Inside out”. Insieme a lui, in collegamento, lo sceneggiatore Kemp Powers e la produttrice Dana Murray.

Protagonista del film è Joe Gardner, un insegnante di musica che ha l’occasione di suonare nel migliore locale jazz di New York quando un incidente lo traghetta all’improvviso in un luogo remoto e fantastico, l’Ante-Mondo. E’ lì che le anime ricevono personalità, peculiarità e interessi, prima di arrivare sulla Terra. Joe farà di tutto per tornare alla sua vecchia vita, e per far questo si alleerà con un’anima in formazione che rifiuta l’esperienza umana. Alla fine entrambi capiranno per cosa vale veramente la pena di vivere.

Il richiamo all’attualità è forte, visto che negli ultimi mesi molte persone hanno dovuto rallentare, fermarsi, affrontare il lockdown, riflettere in maniera diversa. “La cosa curiosa è che l’idea di questo film è nata 5 anni fa. – ha detto Docter – Molti degli elementi emotivi che abbiamo conosciuto, l’importanza delle cose quotidiane che spesso ignoriamo, erano già alla base del film. Con i lockdown ci siamo resi conto dell’importanza di queste tematiche. Spesso non vediamo il senso spirituale delle cose, perché siamo presi dal ritmo della vita, del lavoro, abbiamo da fare. E’ una cosa difficile ma abbiamo cercato di esprimere l’importanza di fermarsi, osservare, trovarsi collegati con il mondo”.

Il regista ha affermato che l’idea del film nasce da un’osservazione personale: “Quando è nato mio figlio, che ormai è adulto, ho visto che la sua personalità era già chiara, mi sono chiesto come fosse possibile e ho iniziato a immaginare un luogo dove alle nostre anime vengono dati tratti, personalità, interessi. – ha rivelato – Credo che ci siano vari strati nel film, che sia per bambini, genitori, nonni: ognuno di loro può trovarci qualcosa”.

Docter, a cui la Festa del Cinema di Roma assegna quest’anno il premio alla carriera, ha rivelato che dopo i successi di “Up” e “Inside out” aveva dei dubbi su come continuare a fare il proprio lavoro. “Per la prima volta mi sono fermato e mi sono chiesto cosa stessi facendo della mia vita. – ha confessato il regista – Mi sono chiesto se ci fosse un modo giusto e un modo sbagliato per vivere, se potessi fare qualcosa di più. Da lì è partita l’anima di questo film”.