L’agenzia di McCartney a Franceschini: libertà di scelta ai fan

L'appello della Maverick Management, che segue anche Madonna e U2

GIU 16, 2020 -

Roma, 16 giu. (askanews) – Mentre continua ad alimentarsi il dibattito sui rimborsi dei biglietti dei live annullati a causa dell’emergenza coronavirus, interviene sull’argomento anche l’importante agenzia internazionale Maverick Management – Quest Artist Management, una tra le più influenti e di rilievo al mondo, che conta nel suo roster nomi come Madonna, U2, Miley Cyrus, Aerosmith e Paul MacCartney.

In una lettera appello apparsa sul sito del quotidiano La Repubblica, i due manager Scott Rodger e Francesco Pasquero si fanno portavoce di una richiesta che in queste ore vede coinvolti molti artisti e agenzie, rendendosi disponibili ad un dialogo aperto con l’Italia e chiedendo a nome di propri cantanti e del pubblico una tutela da parte dello Stato italiano, così come succede in molte altre parti del mondo.

“Gentile Min. Franceschini – scrivono – Questo inizio anno ha avuto un impatto enorme su tutta l’industria musicale, in particolare quella del live, che ne ha risentito in tutto il mondo, inclusa l’Italia, un paese amato da ogni artista internazionale per i suoi fan fedeli ed appassionati. La maggior parte dei paesi del mondo ha offerto ai fan l’opzione di avere un voucher o il rimborso completo ed immediato per gli eventi annullati e/o rinviati a causa del Covid-19. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, ai fan sono stati offerti dei buoni che valevano sino al 150% del valore nominale originale dei biglietti, dando ai fan un credito aggiuntivo per gli spettacoli futuri ed incentivarli a non chiedere il rimborso. Sempre negli Stati Uniti circa il 20% dei fan ha chiesto il rimborso perché ne aveva bisogno, e lo ha ottenuto. In Europa questo numero è solo del 5%, perché non è sempre contemplata la possibilità di ottenere un rimborso totale”.

“Il principio è semplice – proseguono nella nota Scott Rodger e Francesco Pasquero di Maverick Management/Quest Artist Management – senza il nostro pubblico non ci sarebbero artisti, dischi, streams, promoter, management, case discografiche, gli spettacoli dal vivo, non ci saremmo noi. I fan devono avere sempre la libertà di scelta. Per ogni concerto annullato, si deve poter ottenere un rimborso completo o un buono dello stesso valore se non addirittura superiore, ma devono sempre essere liberi di scegliere. (…) In Italia, purtroppo, i fan non hanno avuto l’opzione di riavere semplicemente indietro i soldi di un biglietto che avevano comprato, e questa è una cosa profondamente ingiusta e scorretta. Noi, come management company, non abbiamo mai avuto voce in capitolo ne controllo su questa decisione che ci è stata comunicata e data per assodata dai partner. Abbiamo portato le istanze degli artisti che rappresentiamo, abbiamo detto che non sarebbe stato giusto verso chi ha faticato per comprare un biglietto, ma questa è la situazione che abbiamo trovato. Personalmente, non siamo d’accordo con questa mancanza di scelta. Abbiamo rapporti di lunga data con molti dei grandi promoter italiani e i management team che organizzano eventi di musica dal vivo in Italia, c’è stima, rispetto e amicizia. Il settore dello spettacolo in Italia da lavoro ad oltre 400.000 persone, che sono state tra le più colpite da questa crisi, vedendosi cancellare mesi di lavoro presente e futuro in modo totale”.

E proseguono nella nota su la Repubblica Scott Rodger e Francesco Pasquero: “Non è scaricando il peso sui fan che si può gestire la situazione. C’è un urgente bisogno di assistenza del Governo Italiano per aiutare a sostenere l’industria della musica come in tutti gli altri paesi europei come sta accadendo, non lasciando tutto il peso in mano ai fan, che sono invece la linfa vitale del nostro mondo. Da quanto ci è stato riportato inoltre, tutti i promoter hanno comunque dovuto pagare la loro parte di tasse sulle entrate di ticketing ricevute quest’anno per gli spettacoli cancellati o rinviati. Questo a sua volta ha creato un’enorme ricaduta sulla loro capacità di rimborsare i biglietti, costringendoli ad accettare il sistema voucher come unica possibilità di sopravvivenza, e facendo cosi ricadere tutto sui fan che invece non dovrebbero pagare ulteriormente questa crisi globale. Lei, come Ministro della Cultura si è detto subito sensibile all’argomento e per questo, dato che il tema continua ad essere per noi e per il pubblico di primissimo piano, le chiediamo di prendere in mano la situazione e tutelare il mondo dello Spettacolo che è stato chiamato in causa in questi mesi per aiutare ad alleviare il momento difficile, ma poi lasciato solo nel momento del bisogno. Visti anche i recenti appelli e movimenti collettivi in Italia, siamo a sua disposizione per aprire urgentemente un dibattito a livello governativo per sostenere l’industria italiana della musica dal vivo – di vitale importanza per la cultura del paese – e tutelando i consumatori. Gli spettacoli annullati devono poter essere rimborsati ai fan, quelli riprogrammati devono poter esser rimborsati o, se il fan vuole, tramutati in biglietti per il prossimo spettacolo dello stesso artista. Il Governo Italiano deve poter sapere aiutare il settore dello spettacolo in modo giusto e tempestivo, come tanti altri Governi in Europa e nel mondo hanno già fatto e stanno facendo”.