David Donatello: 18 candidature a “Il traditore”

15 a Rovere e Garrone. Cerimonia in diretta su Rai1 il 3 aprile

FEB 18, 2020 -

Roma, 18 feb. (askanews) – E’ “Il traditore” di Marco Bellocchio il film che ottiene il maggior numero di candidature, diciotto in tutto, alla 65. edizione dei David di Donatello, che verranno consegnati il 3 aprile con una cerimonia in diretta in prima serata su Rai1 condotta da Carlo Conti. Quindici candidature hanno avuto invece “Il primo Re” di Matteo Rovere e “Pinocchio” di Matteo Garrone, e undici “Martin Eden” di Pietro Marcello. In lizza per il premio per il miglior film, oltre a questi, c’è “La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi, e tutti e cinque i registi concorrono anche per il premio alla regia. Piccolo “caso” il film “Bangla”, candidato per il miglior regista esordiente, sceneggiatura originale e miglior produttore.

Tra le attrici la sfida sarà tra Valeria Bruni Tedeschi per “I villeggianti”, Jasmine Trinca per “La dea fortuna”, Isabella Ragonese per “Mio fratello rincorre i dinosauri”, Linda Caridi per “Ricordi?”, Lunetta Savino per “Rosa” e Valeria Golino per “Tutto il mio folle amore”. Quest’ultima è candidata anche come non protagonista per “5 è il numero perferro” di Igort, che arriverà alla serata dei David con nove candidature, tra cui quella come protagonista a Toni Servillo. A contendergli il David per il ruolo principale ci saranno Alessandro Borghi per “Il primo re”, Francesco di Leva per “Il sindaco del rione Sanità”, Pierfrancesco Favino per “Il traditore” e Luca Marinelli per “Martin Eden”.

Durante la conferenza stampa in Rai per l’annuncio delle candidature il presidente e direttore artistico dell’Accademia David di Donatello Piera De Tassis a proposito della mancanza di nomi femminili nelle categorie più importanti ha detto: “Non è colpa dei David, che sono una fotografia: a livello produttivo bisognerebbe fare un grande lavoro per produrre un maggior numero di film di donne e scrivere più ruoli con protagoniste femminili”. Durante la conferenza stampa è stato assegnato il David al miglior cortometraggio ad “Inverno” di Giulio Mastromauro.