A Milano ha debuttato “Tanto poi si muore” di Giulia Gennaro

Atto unico ironico e in musica sul senso della vita e della morte

GEN 27, 2020 -

Milano, 27 gen. (askanews) – Una promettente opera prima di Giulia Gennaro. Co-autrice insieme a Foma Fomic e regista di “Tanto poi si muore -Dipartita di un cantautore mediocre in atto unico” ha portato il suo atto unico al teatro Alta Luce a Milano. Uno spettacolo nato dalla volontà di creare un equilibrio tra musica e prosa, sdoganando temi come la depressione, la solitudine e la morte stessa, facendo leva su un’ironia dissacrante che permette al pubblico di riflettere con leggerezza.

Molto lontano dalla commedia tradizionale, con influenze dal mondo del cabaret e della stand up comedy, “Tanto poi si muore” è un viaggio all’interno della vita di un cantautore come tanti altri, Foma Fomic, che si trova a fare i conti con sé stesso, tirando le somme di un’esistenza spesa alla ricerca di un pubblico che però sembra non ascoltarlo mai.

Le vicissitudini del protagonista si snodano in un ritmo incalzante, scandito dalle canzoni che lui stesso scrive e interpreta da anni nel panorama milanese e grazie all’interazione con una talentuosa Marina Ladduca che incarna il cinismo nelle sue molteplici forme.

La scenografia semplice ed essenziale è l’emblema di una vita ai margini di un cantante che vorrebbe essere protagonista nonostante tutti i suoi limiti.

L’obiettivo dello spettacolo comune è stato quindi quello di trattare temi delicati, come quello della morte, in maniera ironica e grottesca, proponendo una forma d’intrattenimento originale ma misurata, che portasse gli spettatori a vivere ogni suo passaggio come un’intima confessione del protagonista.