Spike Lee il primo presidente di giuria nero nella storia di Cannes

"Felice, sorpreso e orgoglioso allo stesso tempo"

GEN 14, 2020 -

Roma, 14 gen. (askanews) – Spike Lee sarà presidente della giuria della 73esima edizione del Festival di Cannes (12-23 maggio), il primo di colore: Lee succede a Alejandro G. Iñárritu, che nel 2019 ha assegnato la Palma d’oro a Parasite del sudcoreano Bong Joon-ho, vincitore del Golden Globe e appena nominato agli Oscar in sei categorie.

Il cineasta di Brooklyn ha avuto una relazione importante con Cannes negli anni ’80 grazie a Lola Darling e Fa’ la cosa giusta, il suo primo film in concorso. Il suo ultimo lungometraggio, BlacKkKlansman, ha partecipato al festival nel 2018 conquistando il Grand Prix. Lee è stato poi candidato all’Oscar come miglior regista. “Sono onorato di essere la prima persona nella diaspora africana a ricoprire questo ruolo – ha detto – Il Festival di Cannes (oltre ad essere il più importante del mondo – senza mancare di rispetto a nessuno) ha avuto un grande impatto sulla mia carriera cinematografica. Ha cambiato chi sono diventato nel panorama mondiale”, ha detto Lee, che ha sostenuto molti giovani registi nel corso della sua carriera, tra cui Ladj Ly, il cui debutto I Miserabili ha gareggiato a Cannes l’anno scorso ed è appena stato nominato dall’Academy come miglior film internazionale.

“Nella vita le più grandi benedizioni sono arrivate in modo inaspettato, quando sono venute fuori dal nulla”, ha aggiunto il regista, che si è detto “scioccato, felice, sorpreso e orgoglioso allo stesso tempo” quando gli è stata offerta l’opportunità di presiedere la giuria nel 2020.Il presidente Pierre Lescure e il direttore del festival Thierry Frémaux hanno dichiarato che “la prospettiva di Spike Lee è più preziosa che mai”.

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