A Roma spettacolo per celebrare i 50 anni della canzone d’autore

Tanti ospiti il 13 dicembre a Officina delle Arti Pasolini

DIC 9, 2019 -

Roma, 9 dic. (askanews) – Era il 13 dicembre 1969 il giorno in cui su L’Arena di Verona apparve la definizione di Enrico de Angelis che le diede il nome che porta ancora oggi: canzone d’autore, dopo che nel ’64 Umberto Eco aveva proposto “canzoni diverse”. Il 13 dicembre alle 21 a Roma, al teatro Eduardo De Filippo dell’ Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini, ci sarà un incontro-spettacolo dal titolo “Ti chiamerò canzone d’autore” per celebrare questo anniversario. Tra gli ospiti sono previsti Lucilla Galeazzi, Pino Marino, Raffaella Misiti e Alessandra Casale, Pino Pavone, Piji, Têtes de Bois, Carlo Valente e Tosca. La serata, a cura di Daniela Esposito ed Elisabetta Malantrucco, sarà presentata da Enrico Deregibus.

L’anniversario corrisponde anche ai cinquant’anni di carriera giornalistica di Enrico de Angelis, operatore culturale, storico della canzone, per oltre vent’anni direttore artistico del Club Tenco, all’interno del quale fu braccio destro del fondatore Amilcare Rambaldi fin dal primo giorno. “Mi vennero in mente due espressioni: canzone d’arte e canzone d’autore. – ha spiegato de Angelis – Scelsi quest’ultima, evidentemente mutuata dal cinema: si usava molto parlare di film d’autore ma non mai di canzoni d’autore. Il 13 dicembre 1969 una rubrica di canzone d’autore appare dunque per la prima volta su un giornale. Il primo artista di cui parlavo era, guarda caso, Luigi Tenco”.

La storia del battesimo della canzone d’autore si incrocia fatalmente con quella della nascita del Club Tenco: “Tre anni dopo – ha raccontato de Angelis – vado a incontrare il geniale inventore di questa cosa miracolosa, Amilcare Rambaldi, e tra noi inizia immediatamente una stretta collaborazione. Rambaldi meditava un festival riservato ai cantautori, la cui prima edizione vide poi la luce nel 1974. Anche in questo caso si trattava di dargli un nome, e anche in questo caso ci domandammo se chiamarla ‘rassegna della canzone d’arte’ o della ‘canzone d’autore’. Come siano andate le cose si sa”.