E’ morta Nadia Toffa, la sua battaglia cominciata nel 2017

Cittadina onoraria di Taranto per i servizi sull'Ilva

AGO 13, 2019 -

Roma, 13 ago. (askanews) – Una battaglia durata due anni e mezzo quella di Nadia Toffa. Da quel terribile gennaio 2017 quando accusò il primo malore a Trieste. Trasferita in elisoccorso al San Raffaele di Milano per iniziare gli accertamenti, due mesi dopo tornò in trasmissione, a Le Iene e raccontò ai colleghi e al pubblico di avere il cancro: “Non lo sapeva nessuno. Ho pensato tanto a questo momento… Fra di noi c’e’ sempre stata sincerità”. “La fortuna è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo”. E aveva rassicurato tutti: “Ora sto benissimo. E rispetto a quello che mi è successo penso non ci sia assolutamente niente di cui vergognarsi, anzi. Ho solo perso qualche chilo, non mi vergogno neanche del fatto che sto indossando una parrucca”. E aveva concluso lanciando un monito contro le false cure e i millantatori di guarigioni alternative”. Bresciana, quarant’anni festeggiati lo scorso 10 giugno, Nadia Toffa era diventata inviata delle Iene nel 2009, segnalandosi per importanti inchieste sulle truffe ai danni del servizio sanitario nazionale, sulle slot machine, sullo smaltimento del traffico di rifiuti illegali in Campania, sull’Ilva di Taranto (che le ha conferito la cittadinanza onoraria), sull’infanzia violata. Ha ricevuto tra l’altro il Premio internazionale Ischia di giornalismo nel 2015 e il premio Luchetta nel 2018. Aveva pubblicasto un libro, “Fiorire d’inverno” in cui aveva raccontato la battaglia contro il cancro, provando a lanciare un messaggio di rinascita e di speranza, come ha continuato a fare anche sui social durante i lunghissimi mesi di una battaglia alla quale oggi ha dovuto arrendersi. Ad annunciarlo sono state le Iene, il programma di Italia 1 di cui era inviata e conduttrice