L’Aquila, il sisma rivive nella serie tv Rai tra dolore e speranza

Dal 16 aprile "L'Aquila-Grandi speranze", 10 anni dopo terremoto

APR 2, 2019 -

Roma, 2 apr. (askanews) – La commozione e l’emozione di quella notte del 6 aprile 2009, quando la terra tremò provocando una tragedia di 309 morti, riaffiorano alla mente con la fiction Rai “L’Aquila – Grandi speranze”, a 10 anni dal terremoto che rase al suolo la cittá. La puntata si apre con un gruppo di adolescenti che, nel silenzio più assordante, percorrono con la bici le strade del centro storico, la famosa zona rossa che fu chiusa immediatamente dopo la scossa della tre e 32. Racconto di vite spezzate, di una famiglia con il dramma della scomparsa della bimba di sei anni, di un’altra che, nonostante le difficoltà, decide di tornare a vivere nella casa del centro storico.

Non ci sono solo gli adulti nella fiction che andrà in onda per sei puntate a partire dal 16 aprile in prima serata su Rai1. Ci sono anche gli adolescenti e tra loro anche un gruppo di sedicenni aquilani che hanno vissuto il dramma del terremoto e che non fanno gli attori nella vita ma interpretano benissimo i loro ruoli, simbolo della speranza di una ricostruzione che può avvenire. Ricostruzione del centro storico, della zona rossa: é il ritornello che torna prepotentemente nel corso della giornata di presentazione che la Rai ha voluto tenere proprio all’Aquila, sul set della fiction per la regia di Marco Rissi.

“Abbiamo voluto raccontare la tragedia a un anno e mezzo dal sisma del 2009 – ha detto Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction – dopo il terremoto fisico c’é stato un terremoto psicologico e l’idea era quella di raccontare il dolore anche attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti, una sorta di Ragazzi della Via Pal. Questi ragazzi eleggono la zona rossa come il luogo della loro sfida, tra due bande di ragazzi”. “Per la Rai, come servizio pubblico, era per noi un dovere civico – ha aggiunto la direttrice di Rai1, Teresa De Santis – l’informazione Rai sarà massiccia per ricordare quel 6 aprile del 2009”.

La fiction é ambientata un anno e mezzo dopo il terremoto. A L’Aquila la vita piano piano va avanti, anche se a fatica perché é difficile dimenticare il dolore, la perdita e la paura che il terremoto ha portato con sé. Due famiglie, quelle di Silvia e Franco e quella di Gianni e Elena, raccontano la loro storia. La prima coppia, interpretata da Donatella Finocchiaro e Giorgio Marchesi, cerca la figlioletta scomparsa la notte del terremoto. E vive il dramma della perdita di una figlia di 6 anni. Gianni e Elena (Giorgio Tirabassi e Valentina Lodovini), lottano e tornano nel centro storico per scuotere gli animi e inseguire il sogno della ricostruzione. “È un viaggio nel dolore quello che abbiamo fatto”, ha detto la Finocchiaro. “Ho saputo che ci sono 200 fascicoli aperti a l’Aquila di scomparsi, di persone che probabilmente sono morte ma non sono stati trovati i corpi. Silvia, il personaggio che interpreto, é l’emblema di questi aquilani che combattono ancora dopo 10 anni e non si arrendono”. “Sono passati quasi due anni dalla fine delle riprese – ha spiegato il regista Marco Risi – ma rivenire qui oggi é stata una grande emozione. Il privilegio di questo mestiere é quello di andare nei posti a scavare, chiedere, scoprire”.