Brizzi: un tweet può rovinarti la vita, il mio è film sull’amicizia

Dal 21 febbraio "Modalità aereo", con Ruffini e Lillo

FEB 11, 2019 -

Roma, 11 feb. (askanews) – Il protagonista del nuovo film di Fausto Brizzi, “Modalità aereo”, è un uomo che viene rovinato da falsi tweet, ripresi dai media tradizionali. Un tema che in qualche modo richiama le vicende che hanno travolto il regista. “Quasi sempre i miei film sono autobiografici, quest’anno mi sembrava giusto farne uno che avesse questa eco. – ha detto Brizzi presentando il film, a pochi giorni dall’archiviazione delle accuse di violenza sessuale a suo carico – Questo comunque è un film sull’importanza dell’amicizia, su chi ti raccoglie quando hai avuto difficoltà”.

Paolo Ruffini interpreta un imprenditore di successo che lascia nel bagno di un aeroporto il telefonino che contiene tutta la sua vita e i suoi segreti. Lillo e Dino Abbrescia, addetti alle pulizie, lo trovano e per 24 ore fanno una vita da nababbi e diffondono falsi tweet dal suo account. “Oggi i media possono essere molto pericolosi. – ha detto il regista – Un tweet può rovinare una vita e tutto questo grazie al telefonino, una scatoletta che portiamo sempre in tasca, che può diventare il nostro peggior nemico”. “Modalità aereo”, con Violante Placido e Caterina Guzzanti e prodotto da Luca Barbareschi, sarà nei cinema dal 21 febbraio in 400 copie. Il film nasce da un’idea di Ruffini, che ha spiegato: “Oggi il telefonino è la protesi di noi stessi e amplifica tutto: un’accusa è già una condanna. – ha affermato – C’è una rabbia strisciante per cui si gode di più se le cose vanno male ad un altro che se vanno bene a te. La parola gentilezza è desueta”.

Brizzi ha sottolineato: “Questo film per me non è una rivincita, ma è semplicemente il mio lavoro”. Durante l’anno in cui è stato travolto dallo scandalo è stato autore del soggetto del film campione d’incassi a Natale “Amici come prima”, e ora si appresta a girare un film con Claudio Bisio, mentre tra un anno girerà una commedia d’azione. “Non ho mai smesso di scrivere – ha confessato – ero semplicemente in modalità aereo”.