Ghali dal 18 ottobre in tour: la mia “cara Italia” è meritocratica

Concerto al Mediolanum Forum è "il massimo" per il rapper

SET 11, 2018 -

Milano, 10 set. (askanews) – A due anni dall’ultimo concerto nella sua città e dopo il successo di “Album”, il suo primo disco in studio, quinto più venduto del 2017 e quello con più streaming su Spotify, Ghali torna ad esibirsi a Milano: il 29 ottobre si esibisce al Mediolanum Forum, tappa del nuovo tour che parte il 18 dal Palabam di Mantova, organizzato da Live Nation. “Due anni fa feci i Magazzini generali che già per me erano un arrivo, non avrei mai immaginato di fare il Forum, è veramente il massimo di tutto per me” ha raccontato il cantante ad askanews.

Il successo gli ha cambiato la vita e di conseguenza il modo di scrivere. “Scrivevo in metropolitana, al parchetto o sotto casa, facendo avanti e indietro per strada, adesso se scendo è un casino. Prima potevo camminare in mezzo alla gente e succedevano cose che mi facevano venire in mente delle rime, adesso sono sempre sui tetti, in uffici, o ai tavoli. Comunque guardo film ascolto musica, sto attento a quello che mi succede e cerco ogni volta di tirare fuori delle cose dalle mie giornate” ha detto.

Tra i singoli più popolari di Ghali c’è “Cara Italia”, che ha vinto il disco di platino, una dedica al suo Paese. “L’Italia mi è cara perchè mi ha dato tutto, perchè ogni volta che vado all’estero tre giorni non vedo l’ora di tornarci, perchè ho tutto qui: famiglia, amici, colleghi, studi. È un’Italia secondo me piena di possibilità per i giovani soprattutto nel campo della musica. C’è meritocrazia come non c’è mai stata – ha spiegato – Internet per quanti contro ci siano ha questo pro, è una vetrina perchè non hai scuse: se hai un prodotto valido o se hai qualcosa da dimostrare e vale, piace alla gente, funziona. Mentre magari prima era diverso, dovevi passare da altri canali come le raccomandazioni. Oggi Internet in Italia è in mano a tutti e in alcuni campi, come la musica e l’arte, tutti possono fare tutto”.

Nella stessa canzone Ghali risponde a chi lo invita a tornare a casa sua dicendo “sono già qua”: “Mi è capitato e mi capita ancora che me lo dicano, fortunatamente non sono uno che ne soffre, perchè li capisco quando dicono così. Li capisco perchè spesso è gente ignorante, ma non per gli studi o i libri, magari basta visitare, è un disco che si combatte viaggiando e conoscendo, parlando con gente straniera, guardandoti attorno e vedendo quanti colori ci sono negli aeroporti. Molto spesso è gente che non esce di casa, anche per questo non ne ho sofferto. Ho ricevuto di più da un’Italia che mi capiva” ha aggiunto.

Con Tedua, Rkomi, Ernia e Sfera Ebbasta, Ghali fa parte di un gruppo di amici e colleghi che facevano musica insieme per le strade, i campetti e i parchetti della periferia di Milano e hanno raggiunto insieme il successo.”Veniamo tutti dallo stesso ambiente però ovviamente quelli che spiccano sono i più autentici, e per esserlo racconti la tua storia, tutti abbiamo storie diverse. “Pur venendo da posti diversi d’Italia creavamo degli eventi nonostante fossimo piccolissimi, tipo 13-14-15 anni per strada a Milano, nei parchetti e nei campetti, ci incontravamo e ci conoscevamo tutti partendo da Myspace” ha detto Ghali.