Esce Blue karaoke di Mecna, outsider malinconico del rap italiano

Il sogno è collaborare con Cremonini o Tiziano Ferro

GIU 18, 2018 -

Milano, 18 giu. (askanews) – È un rap quasi malinconico quello di Mecna in “Blue karaoke”, quarto album in cui contaminazione e sperimentazione fanno da guida in un percorso di crescita che ogni disco lo ha visto fare un passo in più. “Karaoke è un metro di paragone per capire se una canzone dura nel tempo o viene dimenticata. In un momento così florido della musica, in cui escono tanti dischi, la mia domanda di partenza è stata: quanto rimarrà tutto questo? Spero che di mio resti più di una canzone. Blue è un aggettivo che vuol dire triste, malinconico: è un karaoke un po’ intimo. Ho scelto di cantare pezzi blue perchè mi è impossibile fare altro” così ha spiegato il titolo scelto per il disco ad askanews.

La copertina già dice molto di Mecna e della sua musica: lui è di spalle, mentre una ragazza con un microfono in mano lo abbraccia. “Il mio intento è sempre quello di mettere in primo piano la musica o qualcos’altro, non mi piace mai troppo apparire anche se per forza di cose lo faccio, e va bene così. È il motivo per cui ho difficoltà con le Instagram stories, preferisco anche sui social far parlare la musica. Vorrei che non si perdesse mai il focus” ha spiegato.

Un’immagine diversa da quella del rapper arrabbiato, sbruffone, che ostenta ricchezza: “Ti pare che voglio una villa?” si chiede in “Ottobre rosso”, lettera al mondo del rapper italiano cantata con Ghemon: “È una lettera amara al mio mondo di appartenenza, che probabilmente sempre lo sarà, per uno come me e per uno come Ghemon, simili artisticamente. Sicuramente riguarda il fatto che ti impegni sempre e a volte i risultati sono meno di quello che ti aspettavi, tolto questo sono contento di come mi vada, che ogni disco ci sia sempre un tassello in più. Quel pezzo parla del rap perché è un ambiente a cui mi sento di appartenere ma risulto sempre un outsider per forza di cose, per il mio modo di scrivere o di concepire la musica”.

“Io voglio un bambino e un amore disperso, una cosa che tengo e una che ho perso” dice Mecna nel pezzo: “Significa avere una priorità piuttosto che un’altra, spesso si sente nella musica non solo in Italia, anche all’estero, che tutti vogliono le macchine o chissà cosa, a me non interessano, voglio una vita normale”. Nel mondo del rap italiano, si dice convinto, “c’è spazio per tutti, più si consolidano anche i suoni nella testa delle persone più è facile voltare pagina e andare oltre, è positivo avere così tanta varietà perché possono esistere i dischi come i miei e di altri artisti, siamo tutti sotto l’etichetta di rap hip hip o trap, il mondo di appartenenza quella della musica rap. Ci sono episodi in cui stiamo andando un po’ oltre ma ci sta”.

Diverso è anche il modo di concepire il rap di Mecna, che alle sfumature malinconiche dei testi accompagna ritmi più decisi e suoni elettronici, e nelle sue canzoni parla d’amore. Continua il sodalizio artistico con Lunar e Iamseife, che hanno curato la produzione del disco insieme a Yakamoto Kotzuga e Godblesscomputers. In “Un drink o due” il beat è di Big Fish. “In questo disco ho voluto sperimentare in po di più a livello di mondi musicali, ci sono episodi che possono risultare spiazzanti rispetto a quanto fatto in precedenza. Nella scrittura credo di essermi mantenuto sulla mia dimensione, proprio perché ci sono dei mondi musicali diversi. È un disco che non stona con i precedenti ma credo veda un po’ più in là soprattutto musicalmente” ha detto Mecna.

Un mondo musicale che lo avvicina ad artisti di altri generi di cui lo stesso rapper rivela di essere un grande fan. “Il mio sogno è duettare con Cesare Cremonini o con Tiziano Ferro, sono due artisti che appartengono a un mondo diverso, anche se forse non troppo, i miei due preferiti in Italia”.

È fissata per il 12 luglio l’unica data estiva di Mecna al Circolo Magnolia di Milano. “È una scelta quella di fare un’unica data perché è l’unica presentazione del disco imminente subito dopo l’uscita, ho provato sulla mia pelle che fare un tour estivo non è la mia dimensione migliore, aspetto settembre-ottobre per iniziare nei club” ha spiegato il cantante.