Marco D’Amore: con Gomorra non siamo portatori messaggio negativo

Oltre 500 studenti del Basso Piave alla masterclass dell'attore

APR 5, 2018 -

Roma, 5 apr. (askanews) – “Il Giffoni Film Festival è il più importante evento di cinema al mondo perché si pone un obiettivo fondamentale: formare i nuovi spettatori sviluppandone il pensiero critico, un processo indispensabile per la crescita dell’essere umano in tutte le sue sfaccettature”. Sono queste le parole scelte da Marco D’Amore per inaugurare i MOVIE DAYS – Giffoni San Donà di Piave, le giornate di cinema per la scuola ideate e proposte da Giffoni Experience, in programma dall’11 al 13 aprile nella città veneta.

E su Gomorra D’Amore ha affermato: “Ogni opera, che sia un quadro o una serie tv, ha il compito di suggerire non di insegnare. Gomorra è un luogo della coscienza, il linguaggio è molto esplicito, c’è una violenza che determina il principio della serie. Osserviamo quella realtà attraverso gli occhi dei camorristi, per i quali la società civile e le istituzioni non esistono. Dopo sei anni di immersione sono diventato intransigente: non siamo portatori di un messaggio negativo, è difficile fare i conti con le proprie miserie ma bisogna farlo, altrimenti si dovrebbero cancellare 50 anni di storia del cinema”. Un progetto che lo vedrà impegnato anche nella quarta stagione, nonostante il suo addio al ruolo di Ciro. D’Amore infatti affiancherà alla regia Francesca Comencini e Claudio Cupellini: “Sarà divertente vivere il set da un altro punto di vista”, ha commentato senza svelare troppo. Tra i progetti futuri anche la realizzazione del suo secondo film con “La piccola società” in cui sarà sceneggiatore, protagonista e produttore.