Renzo Rubino porta a Sanremo “Custodire”, prodotta da Sangiorgi

Dialogo tra due persone separate che non si parlano più

GEN 24, 2018 -

Milano, 24 gen. (askanews) – Renzo Rubino torna al Festival di Sanremo, dove vinse il premio della critica tra i Giovani nel 2013 e fu terzo nel 2014, dopo un periodo lontano dalla musica con “Custodire”, definita “una delle canzoni più intime che abbia mai scritto”: scritta da lui e prodotta da Giuliano Sangiorgi, è la prima collaborazione nella carriera dell’artista. Il brano è uno dei due inediti della riedizione de “Il gelato dopo il mare”. “Dopo anni complicati in cui mi chiedevo se la musica fosse la mia strada piano piano l’idea di tornare a scrivere è tornata sempre di più. ho lasciato questo mondo per dedicarmi agli affetti alla mia terra e ad aspetti che avevo lasciato per strada, qualcuno mi ha detto che sono stato un folle perchè ero all’inizio. Avevo voglia di scrivere un bel disco e di prendermi il tempo giusto per farlo” ha detto l’artista ad askanews.

Il brano è nato una notte di settembre dopo aver visto un film che racconta la storia di un bambino abbandonato dai genitori che diventa direttore d’orchestra famoso per farsi riconoscere da loro. “È un dialogo tra due persone separate che non si parlano più, oggi quasi tutti sono separati non è più un problema ma è un argomento secondo me di cui si parla poco perchè è standard, ma la separazione dei genitori genera delle insicurezze pazzesche nei bambini e nei ragazzini. Questo in me ha generato insicurezza e musica” ha spiegato ancora Rubino. “Nel frattempo ho preso coscienza di quello che sono, che voglio fare e di come voglio interpretare il mio ruolo in questo ambito, ecco perchè mi sono sentito pronto per rifare il festival e provare a fare questo nella vita in modo più concreto. In questi anni ho vinto l’insicurezza fuori dal palco in questi anni, avevo paura di cosa pensasse la gente, di tirare fuori sempre la canzone nuova, il singolo, farsi venire nuove idee per essere sul pezzo e io non sono quel tipo di artista, ho bisogno di sentire quello che scrivo e di viverlo. Stava diventando un’ossessione e non era quello che volevo fare”.

Nella serata di venerdì lo accompagna l’attrice Serena Rossi: “Una delle cose che mi interessa di più quando si canta una canzone – ha detto Rubino – è il momento in cui sei per davvero dentro, quando la capisci è come la senti e la interpreti, e lei aveva la sensibilità giusta per capirla e intepretarla”. “Dopo Sanremo non voglio più fare il pensionato in campagna a coltivare zucchine e pomodori, stare tra la gente mi piacerebbe, con i concerti e gli instore ma non sarà lontano un prossimo disco di inediti” ha concluso l’artista.