Rovazzi al cinema con “Il vegetale”: farò un giorno una cosa mia

La commedia di Gennaro Nunziante in sala dal 18 gennaio

GEN 12, 2018 -

Roma, 12 gen. (askanews) – Il suo primo singolo, “Andiamo a comandare”, è stato cinque volte disco di platino, e in soli due anni Fabio Rovazzi è diventato uno dei personaggi più celebri di Youtube e della tv e un idolo dei giovanissimi. Ora il 24enne milanese esordisce al cinema come protagonista de “Il vegetale”, la commedia targata Disney Italia nei cinema dal 18 gennaio. A tenerlo a battesimo c’è il regista Gennaro Nunziante, colui che ha portato al successo Checco Zalone, e accanto a lui c’è Luca Zingaretti.

Il protagonista de “Il vegetale” è un giovane neolaureato che nella Milano “piena di opportunità” non riesce a trovare un lavoro. Il suo problema è che è troppo onesto e ingenuo rispetto al mondo che lo circonda: suo padre, che lo aveva abbandonato, fa affari loschi, ha una sorellina viziata, si muove in un mercato del lavoro spietato, ma nonostante tutto non si perde d’animo. Fa con entusiasmo i lavori più umili, non si tira indietro e alla fine viene ricompensato. Una favola, insomma, in cui vince l’onestà.

Nunziante, abituato a tradurre in commedia i tanti vizi dell’Italia e degli italiani, ha affermato: “La crisi economica occidentale è la conseguenza della crisi morale che da decenni avvelena le nostre comunità. Per un Paese la fiducia nel prossimo è un bene assoluto, la sua mancanza lacera relazioni umane ed economiche”.

Rovazzi durante l’incontro con la stampa ha detto: “Passare da fare sette minuti di video a ottantatre è stato impegnativo, ho dovuto abbandonare il mio linguaggio e affidarmi completamente a Gennaro per poter affrontare questa esperienza. E’ stato pesante ma molto bello, sono molto soddisfatto”.

Il cantante e neoattore ha poi confessato: “In questo film oltre a fare l’attore ho fatto molto l’osservatore. E’ un campo che a me piace veramente tanto, spero un giorno, che non è tra uno o tre anni, fare una mia cosa. In un futuro veramente prossimo. A piccoli passi”.