Al Maxxi a Roma la mostra “Generation What?”

Volti, paure, e sogni della generazione millennial

OTT 24, 2017 -

Roma, 24 ott. (askanews) – Una mostra fatta da giovani che racconta i giovani. È il progetto “Generation What?”, con cui il MAXXI partecipa alla seconda edizione di Contemporaneamente Roma, l’iniziativa del Comune di Roma per il sostegno dei talenti creativi emergenti.

La mostra, a cura delle studentesse e degli studenti della VII edizione del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali (MaRAC), promosso a Roma dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, sarà ospitata negli spazi del Corner MAXXI dal 26 al 29 ottobre 2017.

Punto di partenza, l’omonima indagine sociologica online promossa a livello europeo da EBU – European Broadcasting Union nel 2016 e in Italia da RAI – Radiotelevisione Italiana, cui hanno partecipato oltre un milione di giovani tra i 16 e i 34 anni.

I risultati del sondaggio tracciano un accurato ritratto dei Millenials europei, un quadro inedito fatto di interrogativi, idee, paure e speranze: i Millennials sono la prima generazione nativa digitale, ma anche quella con il più alto tasso di disoccupazione e di ritardo nell’uscita dal nucleo familiare; sono cresciuti nella globalizzazione ma interessati al locale, attenti alle questioni ambientali e al confronto con altre culture. Conoscono la crisi, l’incertezza del mercato del lavoro, il terrorismo, ma anche la mobilità agevolata (ricorre quest’anno il 30ennale dell’Erasmus), la velocità di scambio di informazioni e merci, la moneta comune, le opportunità di lavoro internazionali.

Dieci i giovani artisti – fotografi, performer, video-artisti, scultori, disegnatori di “Generation What?” – chiamati a interpretare i risultati del sondaggio attraverso la propria ricerca artistica e espressiva: Mattia Ammirati, Francesco Capponi, Chiara Fazi, Andrea Gandini, Iacopo Pasqui, Jago, Paolo Raeli, Daniele Rosselli, Valentina Sommariva e Livia Sperandio.

“Anche quest’anno gli studenti del Master MaRAC hanno individuato una tematica di sicura attualità e di spiccato interesse sociologico – afferma il Emmanuele F. M. Emanuele della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo – I ragazzi si sono focalizzati su una ricerca espressiva che riguarda loro stessi, o meglio la generazione tecnologicamente più avanzata e competente, ma allo stesso tempo profondamente fragile e piena di domande sul mondo che la circonda e sull’incerto futuro che la aspetta. Come già nella scorsa edizione con il bellissimo progetto about:blank, sono riusciti nel non facile intento di coinvolgere in questa iniziativa espositiva istituzioni ed artisti tra i più vari, creando un circolo virtuoso di collaborazioni che perpetua nel tempo la felice tradizione – da me inaugurata nell’anno 2012 – di affidare agli studenti del Master il compito di realizzare un vero e proprio evento artistico, consentendo loro di mettere fin da subito in pratica, divertendosi ed ampliando nel contempo l’offerta culturale della città, quanto appreso in aula”. “Generation What?” è, infatti, la sesta mostra organizzata negli anni – su impulso del Prof. Emanuele – dagli studenti del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali.

L’esposizione prevede anche un percorso sonoro ad hoc, “Move the Museum”, del quale i visitatori potranno fruire gratuitamente attraverso l’utilizzo di cuffie Wi-Fi.

Le giornate di apertura saranno arricchite da performance live, talk con blogger e influencer, proiezioni ed eventi musicali in modalità silent, forme di coinvolgimento innovative ed interattive, per contribuire alla costruzione di una città inclusiva quanto a occasioni di incontro, opportunità e ascolto per i giovani.

“Attraverso l’esposizione Generation What? e il fitto programma di eventi ad essa collegato – dichiara il Direttore del Master, Giovanni Puglisi – i professionisti della cultura formatisi entro la VII edizione del Master MaRAC lanciano un chiaro messaggio di consapevolezza e autodeterminazione, che consente di essere ottimisti sulla lucidità e il coraggio della generazione cui è affidato il nostro futuro: una generazione perfettamente in grado di auto-rappresentarsi, al di là degli stereotipi e delle generalizzazioni di cui è spesso oggetto.”.

L’iniziativa è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2017 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae.