Venezia, 27 mar. (askanews) – Uno dei più importanti riconoscimenti cinematografici italiani rende omaggio all’artista innovatore che, grazie alla sua capacità di vedere il futuro, per primo ha composto la sua musica, adattandola al nuovo linguaggio nascente. “Il mio lavoro è penoso e faticosissimo devo adattare con il cronografo ogni pezzettino di musica alla pellicola.. stanotte un pezzettino di 14 secondi ho dovuto ripeterlo più di 150 volte per aggiustarlo”. Pietro Mascagni, dopo il trionfale successo della sua opera Cavalleria Rusticana, all’epoca era un compositore e direttore d’orchestra noto e stimato nel mondo, e, con una grande visione del futuro, comprese subito l’importanza del cinema: ebbe infatti un rapporto stretto con la settima arte, dall’esordio del 1917 con il film Rapsodia Satanica del regista Nino Oxilia, di cui il maestro realizzò l’intera colonna sonora.
“Mascagni – ha detto Timothy Brock, direttore d’orchestra di colonne sonore del cinema muto di Charlie Chaplin ed altre – elaborò un metodo che la maggior parte dei compositori di musica per film avrebbe adottato solo una decina di anni dopo. Compose uno degli accompagnamenti più raffinati e complessi della storia del cinema muto e sonoro, spingendosi ben oltre la percezione visiva per delineare i tratti più reconditi dei personaggi. La sua partitura – ha sottolineato Brock – è il più grande dono che un compositore abbia fatto al cinema mondiale; non c’è espressione, gesto o svolazzare di veli che non trovi posto nella partitura basta solo cercare”. Fu la prima volta che il cinema si rivolgeva non alla Storia o all’Epica, ma ad una visione intimista della psicologia umana, ad una sensibilità interiore e la penetrante complessità della partitura scritta da Mascagni è sbalorditiva.
Negli anni a seguire il cinema ha avuto rapporti stretti con la musica di Mascagni, più volte utilizzata e fonte di ispirazione per molti autori e registi nel corso del Novecento fino ai giorni nostri, da Martin Scorsese con Toro Scatenato, a Francis Ford Coppola con Il Padrino Parte 3, a Paolo Virzì con La prima cosa bella ed altri film.