Paolo Jannacci torna con un disco jazz e un dvd dedicato al papà

Esce "Hard playing", intanto è in tour con Fedez e J-Ax

MAR 22, 2017 -

Milano, 22 mar. (askanews) – Un album jazz intitolato “Hard playing” pubblicato insieme a un dvd dello spettacolo permanente “In concerto con Enzo” dedicato al padre e alle sue canzoni: Paolo Jannacci racconta il suo ultimo lavoro che ha composto e suonato in quartetto con Stefano Bagnoli alla batteria, Marco Ricci al contrabbasso e Daniele Moretto alla tromba. Lo abbiamo incontrato nella casa di Milano che fu di suo padre Enzo e prima di suo nonno, a lungo adibita a studio medico: qui viene a concentrarsi e suonare il piano, per far confluire le idee della giornata. “In questo disco c’è di nuovo finalmente l’essere riuscito a pensare alla musica più liberamente, cercare di fare più ricerca, sperimentare di più ed essere più libero nell’esteriorizzare la nostra soggettività. Siamo riusciti a non creare limitazioni e avere una buona comunicazione con chi ascolta. Io sto sempre dalla parte dell’ascoltatore, non voglio annoiare, dare fastidio, suonarmi addosso o solo per me stesso” ha detto l’artista ad askanews.

I filmati del dvd consentono di scoprire incontri musicali maturati nel tempo, poi fissati nella registrazione di un’unica serata estiva all’aperto dopo un acquazzone. “A me manca il papà, quella energia, le nostre chiacchierate e i nostri scherzi, il fatto di creare la differenza ogni volta che salivamo sul palco, per dare una tacca in più al livello sia culturale che musicale. Quando ti mancano le figure importanti – ha detto riferendosi in generale alla musica italiana – è sempre drammatico, perchè sai che loro ti potrebbero insegnare qualcosa o far svoltare la giornata, e quelle non ci sono più”. Nello spettacolo dedicato al papà Paolo Jannacci tiene fede al modo di fare musica di Enzo: “Noi cambiamo sempre scaletta a seconda del pubblico e del posto, quando vediamo che un teatro ha una certa configurazione, ha più o meno posti sappiamo che possiamo avere un certo tipo di repertorio. C’è un ibrido musicale perchè apriamo come concerto jazz e chiudiamo come salotto, ridiamo tutti, la gente manca poco che salga sul palco a ballare, è una bella festa” ha spiegato.

Paolo Jannacci si divide tra 3 spettacoli, il concerto dedicato al padre e quello jazz insieme al quartetto dell’album e un duo più sperimentale, e intanto suona pianoforte, tastiere e fisarmonica in tour con J-Ax e Fedez. “La musica è una sola e se sei musicista puoi suonare qualsiasi cosa. E’ più una situazione elettronica, meno classicheggiante ed acustica perchè facciamo palazzetti molto grandi e c’è bisogno di un’impostazione tecnica particolare. Ax è pazzesco, l’ho trovato 17 anni fa e non lo mollo, gli voglio bene ed è un grande regista. Stare sul palco è divertente quando c’è l’energia artistica” ha concluso.