Maurizio Pollini compie 75 anni e torna alla Scala di Milano

Concerto il 16 gennaio, il 13 pianista incontra gli studenti

GEN 4, 2017 -

Milano, 4 gen. (askanews) – Il 5 gennaio 2017 Maurizio Pollini compie 75 anni e pochi giorni dopo, lunedì 16, il grande pianista milanese tornerà a suonare al Teatro alla Scala con un programma che accosta le Sonate n° 8 “Patetica”, n° 24 “A Therèse” e n° 23 “Appassionata” ai Drei Klavierstücke op. 11 e ai Sechs kleine Klavierstucke op. 19 di Schonberg.

Il concerto sarà preceduto il 13 gennaio alle 17.30 da un incontro riservato agli studenti dei Conservatori e delle Scuole Civiche di musica di Milano e della Lombardia. L’incontro si svolgerà nel Ridotto dei Palchi e il maestro Pollini sarà affiancato dal professor Franco Pulcini.

Maurizio Pollini è un punto di riferimento nella storia del pianismo degli ultimi decenni ma anche una delle figure più eminenti della musica e della cultura italiane. Le sue interpretazioni di autori come Beethoven, Schumann o Schonberg hanno gettato una luce nuova su questi autori, la sua lettura di Chopin ha radicalmente cambiato la comprensione di questo autore: proprio a Chopin sarà dedicato il cd “Late Works” in uscita per Deutsche Grammophon il 27 gennaio. DG festeggia il compleanno del grande pianista anche con la pubblicazione dell’integrale delle incisioni in un cofanetto da 55 cd.

Pollini ha segnato gli ultimi decenni con la difesa appassionata della musica contemporanea e il costante impegno civile: al superamento delle barriere tra repertorio storico e musica d’oggi sono stati dedicati i “Progetti Pollini” che l’artista ha presentato nelle maggiori sale da concerto internazionali, l’ultimo alla Scala risale alla stagione 2013/2014.

La vita artistica di Maurizio Pollini è strettamente legata al Teatro alla Scala, dove ha debuttato a 16 anni nel 1958 eseguendo in prima assoluta la Fantasia per pianoforte e strumenti a corda di Giorgio Federico Ghedini diretta da Thomas Schippers. È tornato nel teatro milanese due anni più tardi, subito dopo la vittoria al Concorso Chopin di Varsavia, con il primo concerto di Chopin diretto da Celibidache, e poi per 141 tra recital e concerti con direttori come Abbado, Muti, Barenboim, Boulez e Chailly, presentando un vasto repertorio che spazia dal Romanticismo alla musica contemporanea, inclusa l’integrale delle Sinfonie di Beethoven in 7 concerti nel 1995.