E’ morto Antonio Tobia Polese, il boss delle cerimonie

Su real Tv il programma cult sui matrimoni trash e sfarzosi

DIC 1, 2016 -

Roma, 1 dic. (askanews) – Il cuore non ha retto al boss delle cerimonie, Antonio Tobia Polese, morto oggi a 80 anni, dopo che il suo sito il mese scorso era stato già inondato di condoglianze dei tanti che aveva fatto sposare nella sua location dei sogni in provincia di Napoli. A novembre, infatti, la bufala sulla sua morte aveva messo in agitazione i fan del docu-reality che documentava le sfarzose feste nuziali e di prima comunione che esaltavano aspetti trash e eccessivi di alcune cerimonie. Trasmissione che aveva fatto registrare ascolti da record 800mila spettatori a puntata e picchi del 4% di share. I suoi profili Facebook sono listati a lutto e appaiono i saluti dei fan: “Statv buon don Antò”. Era già ricoverato in ospedale per scompenso cardiaco quando il Tribunale di Torre Annunziata aveva confiscato il complesso Sonrisa di Sant’Antonio Abate. Il castello dei sogni di molti sposi sorgeva su un’area dove non sono mancati gli abusi edilizi. Così la struttura, che comprendeva anche un albergo e un ristorante a 5 stelle, secondo quanto disposto dal giudice, è stata acquisita al proprio patrimonio dal Comune di Sant’Antonio Abate. RealTime su Facebook lo saluta con un “Ciao”, ricordando: “Ci hai fatto sorridere ed emozionare, piangere e cantare. Arrivederci, Boss. #CiaoDonAntonio”. Una camera ardente sarà allestita nel ‘castello’ La Sonrisa, la location di feste e banchetti immortalata in tv.