Esce lunedì “Pascouche”, primo album da solista di Antonio Pascuzzo

Tra gli ospiti il chitarrista Angelo Debarre

APR 24, 2015 -

Roma, 24 apr. (askanews) – Esce lunedì “Pascouche”, il primo album da solista di Antonio Pascuzzo che, dopo le precedenti produzioni di Rossoantico (finalista Tenco 2011) si è lanciato in questo nuovo progetto. Il titolo scaturisce dalle influenze “manouche” nell’arrangiamento di alcuni brani, dalla presenza, tra gli ospiti, del chitarrista Angelo Debarre e dallo spirito che attraversa il progetto: un viaggio a tappe alla ricerca di vecchi e nuovi compagni dai quali Pascuzzo riceve in dono i colori della musica: il fado, il calypso, la musicacubana, quella da camera, i suoni balcanici, lo swing, il blues, il rock, il manouche appunto.

Tanti gli ospiti che non hanno semplicemente prestato una traccia alla canzone, ma ne hanno offerto una lettura, hanno dato una mano per la realizzazione, e in qualche caso ne hanno concepito l’arrangiamento: non solo Angelo Debarre, ma i Solis String Quartet, Francesco Forni e Ilaria Graziano, i Sinfonico Honolulu, i Rossoantico, Pericle Odierna, Giorgio Secco e Adriana Ester Gallo, Marco Rinalduzzi e tanti musicisti e amici che hanno condiviso una parte del percorso che ha portato all’album.

L’album è frutto dei viaggi non solo virtuali, degli incontri e collaborazioni che Pascuzzo ha compiuto in questi anni: il progetto è entrato nel catalogo dell’etichetta Parco della Musica Record, riservata ai grandi maestri del jazz.Tra i 14 brani, “Alta felicità” che rilegge l’annosa vicenda dei NO TAV mettendo in antitesi velocità e felicità, “Un bacio”, ispirata al bacio di 2 atlete russe che protestano contro le leggi omofobe di Putin, “Lulù”, brano che tratta la violenza sulle donne e “Stella cadente”, valzer dolce e dondolante sui rapporti alterati dalle percezioni e dalle cattive compagnie.