Abruzzo, utilizzati i satelliti Esa per monitorare i roghi

La Protezione Civile attiva servizio Rapid Mapping di Copernicus

AGO 5, 2020 -

Milano, 5 ago. (askanews) – Anche i satelliti del sistema Copernicus dell’Esa sono utilizzati nella lotta agli incendi in Abruzzo. Per monitorare la situazione dei roghi a L’Aquila che ancora desta preoccupazione, la Protezione civile ha richiesto l’attivazione del servizio satellitare “Rapid Mapping” nell’ambito del Copernicus Emergency Management Service della Commissione europea, erogato da un consorzio europeo guidato da e-GEOS (Telespazio – Agenzia Spaziale Italiana).

Le mappe delle zone colpite che utilizzano dati satellitari e geospaziali identificano roghi ancora attivi e aree bruciate, riportando anche il grado di danno, fornendo quindi un importante supporto alle autorità competenti per prendere le decisioni milgiori. Le mappe sono prodotte dall’azienda di telerilevamento satellitare GAF AG sotto la supervisione di e-GEOS.

Il programma Copernicus, coordinato dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (Esa) e con il contributo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) è finalizzato a monitorare l’ambiente e a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, contribuendo alla gestione di emergenze umanitarie, disastri naturali e sicurezza della popolazione.

Nell’ambito del programma, l’azienda italiana Leonardo è leader nel settore Emergency proprio attraverso e-GEOS. Copernicus EMS, attivo 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, è un servizio che ha l’obiettivo di elaborare e rendere disponibili alla Commissione Europea, in poche ore dall’attivazione del servizio da parte dell’utente autorizzato, mappe satellitari di aree colpite da un disastro naturale o da crisi umanitarie.