Spazio, da Esa contratti a industria italiana per 1,5 mld euro

Primi risultati dell'investimento dell'Italia alla Ministeriale

LUG 3, 2020 -

Roma, 3 lug. (askanews) – Tempo di raccolti per lo spazio italiano sul campo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Sono passati poco meno di otto mesi e i risultati dell’ultima Ministeriale – che ha visto l’Italia raddoppiare i fondi con una sottoscrizione totale pari a 2,3 miliardi di euro, la più alta di sempre – si sono già concretizzati per le industrie italiane in una prima tranche di contratti importanti per oltre 1,5 miliardi di euro che assicurano un ritorno netto nazionale totale pari a circa 800 milioni di euro, superiore all’investimento fatto.

La recentissima riunione del 323° Comitato di Politica Industriale dell’ESA, – informa l’Agenzia spaziale italiana in una nota – ha visto la discussione dell’assegnazione della prima tranche di contratti relativi ai programmi approvati nel corso del Consiglio Ministeriale di Siviglia di fine novembre 2019, nel quale l’Italia ha sottoscritto importanti investimenti, consolidando il suo ruolo di grande Paese nello scenario spaziale europeo. Una riunione fitta con un’agenda molto corposa che ha portato alla discussione di 87 documenti, di cui 47 decisionali riguardanti l’approvazione di importanti attività contrattuali per l’industria europea del settore.

“L’Italia dimostra ancora una volta la propria competitività nel contesto internazionale – dichiara il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche per lo spazio Riccardo Fraccaro -. Grazie alle indiscusse competenze nelle attività spaziali il nostro Paese è riuscito ad aggiudicarsi la leadership di tre importanti programmi nei settori dell’Osservazione della Terra e dell’Esplorazione dello Spazio, pari a 485 milioni di euro per le industrie nazionali: un sovraritorno importante rispetto all’investimento fatto durante la Ministeriale di Siviglia, in cui l’Italia ha sottoscritto 370 milioni di euro. La strategia del Governo si rivela dunque vincente per lo sviluppo del settore spaziale e con esso di tutto il sistema-Paese”.

“Le due missioni che guiderà l’Italia sono le più costose: ROSE-L e CIMR, entrambe con Thales Alenia Space Italia come capofila, con la partecipazione di OHB Italia. La nostra industria si è anche aggiudicata il contratto per la realizzazione dell’I-HAB (International Habitation Module), il modulo abitato per il Lunar Gateway, la stazione orbitante lunare che sarà operativa a partire dal 2024 intorno alla Luna, frutto della collaborazione tra NASA e ESA nell’ambito del programma ARTEMIS di ritorno alla Luna. Inoltre, – prosegue Fraccaro – anche il contratto per la missione European Return Orbiter, è stato affidato alla nostra industria, per la realizzazione di elementi essenziali della missione, quali il Modulo di inserzione in orbita marziana, i sistemi di telecomunicazione, le attività di integrazione dell’intera sonda spaziale (che verrà quindi assemblata ed approntata per il lancio negli stabilimenti Thales Alenia Space di Torino) ed ulteriori elementi di prestigio per l’industria nazionale. I risultati ottenuti sono stati di grande valore per il posizionamento strategico dei nostri operatori del settore, coinvolgendo attività per tutta la nostra filiera industriale, dai grandi e medi integratori alle PMI. Un risultato straordinario – conclude il sottosegretario – che dimostra ancora una volta come il nostro Paese possa posizionarsi con successo nell’ambito del settore spaziale europeo e mondiale”.

“A pochi mesi dalla Ministeriale ESA di Siviglia, nonostante le difficoltà vissute durante l’emergenza COVID, l’Italia dimostra – ricorda il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia – la lungimiranza dell’investimento fatto in tale sede. Oggi sono stati raccolti i frutti delle prime grandi competizioni che vedono le compagini a guida Italiana in un ruolo di primaria importanza, in termini qualitativi e quantitativi, con l’acquisizione di circa 1,6 miliardi di euro in contratti che assicurano un ritorno netto nazionale totale pari a circa 800 milioni di euro, superiore all’investimento fatto. Portiamo a casa inoltre tre importanti leadership di rilievo mondiale in settori di grande rilevanza strategica per il nostro Paese: dall’Osservazione della Terra all’Esplorazione dello Spazio con le missioni sulla Luna e verso Marte”.

(segue)