ESA: con dispenser SSMS più competitivi nel lancio minisatelliti

Debutto il 18 con Vega. Ne parlano Lafranconi e Tumino dell'ESA

GIU 16, 2020 -

Roma, 16 giu. (askanews) – Nello spazioporto di Kourou in Guyana francese, tornata all’operatività dopo la sospensione delle attività per l’epidemia dovuta al coronavirus, fervono i preparativi per l’ormai imminente missione n. 16 del Vega. Il lanciatore europeo, costruito da Avio nello stabilimento di Colleferro vicino Roma, torna sulla rampa per il lancio in programma nella notte del 18 giugno (in Italia le 3.51 del 19 giugno).

Con la missione n. 16, inizialmente prevista alla fine di marzo poi rinviata a causa del lockdown, Vega si appresta a tornare nello spazio dopo l’avaria che il 19 luglio scorso ha causato il fallimento della quindicesima missione, dopo 14 successi consecutivi. Obiettivo del lancio in programma giovedì notte: portare in orbita ben 53 tra micro e nanosatelliti a beneficio di 21 clienti di 13 Paesi, in particolare saranno portati in orbita sette microsatelliti del peso da 15 a 150 kg e 46 CubeSats. Con un solo lancio, dunque, Vega porterà nello spazio 53 “passeggeri”.

A rendere possibile l’impresa il nuovo dispenser SSMS-Small Spacecraft Mission Service. L’Agenzia spaziale europea è responsabile della concezione e dello sviluppo del servizio SSMS, supportata da Avio (stabilimento di Colleferro) per assicurare la compatibilità del dispenser con il Vega, e da SAB Aerospace (negli stabilimenti di Brno nella Repubblica Ceca e di Benevento in Italia) per la realizzazione del dispenser e la sua integrazione; la commercializzazione del servizio è invece di responsabilità di Arianespace.

SSMS si inserisce nella strategia europea per garantire un accesso autonomo allo spazio, come spiegano ad askanews Renato Lafranconi (Vega Exploitation Programme Manager) e Giorgio Tumino (Vega and Space Rider Development Programmes Manager) del Direttorato ESA per il Trasporto Spaziale.

“Le tecnologie spaziali sono sempre più parte integrante della nostra vita di tutti i giorni. Telecomunicazioni, meteorologia, navigazione sono servizi essenziali per il contribuente europeo che dipendono dall’uso dei nostri satelliti. La garanzia di un accesso allo spazio autonomo per l’Europa è fondamentale per i nostri interessi economici e scientifici, oltre che di difesa. Con la famiglia di lanciatori Ariane e Vega nelle loro evoluzioni e sviluppi specifici, come SSMS per i piccoli satelliti, l’ESA – spiegano – garantisce la disponibilità di questa porta verso lo spazio a costi competitivi rispetto alla concorrenza extra-europea. L’interesse specifico in Europa per il mercato dei piccoli satelliti è anche confermato dalla contribuzione per questo lancio dell’Unione Europea nell’ambito del programma per attività di dimostrazione tecnologica in orbita”.

Come funziona SSMS? “SSMS è un servizio di lancio per piccoli satelliti sui lanciatori VEGA e VEGA-C, fornito attraverso un Dispenser. Il Dispenser vanta due punti di forza: modularità e standardizzazione. La modularità – spiegano Lafranconi e Tumino dell’Agenzia spaziale europea – permette di assemblare differenti architetture, in grado di ospitare differenti aggregati di satelliti. Più precisamente un modulo a sezione esagonale, una piattaforma circolare, una torre a sezione triangolare, una colonna a sezione circolare combinati insieme danno luogo a ben 7 differenti configurazioni. La standardizzazione delle interfacce meccaniche ed elettriche con diversi satelliti, permette la compatibilità con satelliti provenienti da qualsiasi parte del mondo. Inoltre il Dispenser è stato realizzato sfruttando le più avanzate tecnologie per le strutture spaziali, minimizzandone la massa e, di conseguenza, massimizzando la capacità di carico del lanciatore, ovvero la massa dei satelliti che può portare in orbita”.

“SSMS – proseguono – è stato concepito per offrire la maggior flessibilità possibile in risposta alle esigenze del mercato dei satelliti. Grazie alle sue 7 possibili configurazioni, SSMS offre la possibilità di ospitare in un’unica missione le più svariate combinazioni di satelliti, da Cubesat di 0.2 kg a Minisatelliti di 500 kg, passando per nasosatelliti e microsatelliti. Come esempio di questa estrema versatilità, il volo SSMS PoC (prossima missione del lanciatore VEGA) porterà in orbita più di 50 satelliti”.

Aver concepito e sviluppato questo tipo di servizio conferma la determinazione dell’Agenzia spaziale europea a garantire all’Europa un posto di primo piano anche nei mercati spaziali emergenti, come appunto quello dei piccoli satelliti. “Si tratta di un mercato che continua a crescere esponenzialmente in Europa come in tutto il mondo, – sottolineano Lafranconi e Tumino – offrendo soluzioni sempre più semplici e meno costose per applicazioni che vanno dalla dimostrazione tecnologica in orbita alle telecomunicazioni, dalla osservazione della terra alla scienza. Dal 2012 sono stati lanciati più di 1700 piccoli satelliti, ma si tratta di numeri ancora in aumento soprattutto per le prospettive di lancio di costellazioni di piccoli satelliti che porteranno ad una media di 300-500 piccoli satelliti per anno da lanciare nella prossima decade”.

Dopo il lancio di Vega del prossimo 18 giugno, all’Esa si guarda all’ormai prossimo debutto di Vega C, nuova versione del lanciatore realizzato da Avio, e alla relativa versione del dispenser a cui l’Agenzia spaziale europea sta lavorando.

“Alla fine dell’anno è previsto il volo inaugurale della versione VEGA-C che aumenterà sostanzialmente la capacità di lancio di Vega sia in termini di peso che di volume. La relativa versione SSMS-C del dispenser, che ESA sta sviluppando, permetterà di lanciare più satelliti ad un prezzo per kg significativamente più basso. La disponibilità di SSMS – concludono Renato Lafranconi e Giorgio Tumino – sta già creando una serie di opportunità di lancio in più per i piccoli satelliti nel manifesto di Arianespace, sia con lanci rideshare dedicati come VV16 sia utilizzando la capacità residua (piggyback), che sono in fase di rapida prenotazione da parte di molti clienti sia istituzionali Europei che commerciali”.