Tecnologie spaziali nelle nostre vite, anche a nostra insaputa

Anilkumar D. Dave (Asi) nel nuovo video di "Spazio senza confini"

MAG 22, 2020 -

Roma, 22 mag. (askanews) – Del ruolo che i satelliti giocano ad esempio nei nostri spostamenti quotidiani, permettendoci di raggiungere qualsiasi destinazione nel minor tempo possibile evitando il traffico e sapendo esattamente la distanza percorsa, siamo ormai tutti consapevoli. Forse però non tutti sanno che ci sono oggetti o cibi che utilizziamo quotidianamente derivati dalla ricerca sviluppata con scopi legati all’esplorazione spaziale.

Come il latte in polvere (nato dagli studi per realizzare nuovi alimenti adatti alle missioni spaziali di lunga durata) o le lenti antigraffio degli occhiali (dagli studi fatti per le visiere che indossano gli astronauti) o ancora il teflon che riveste le padelle (materiale ceramico derivato dagli scudi termici delle navicelle spaziali).

Proprio di quanta tecnologia spaziale abita le nostre vite parla Anilkumar D. Dave, responsabile dell’Innovazione e Trasferimento tecnologico dell’ASI, nell’ultima pillola video dal titolo “C’è spazio in casa?”(www.asitv.it) del ciclo “Spazio senza confini” realizzato dall’Agenzia spaziale italiana con l’obiettivo di avvicinare il pubblico, in particolare i giovani, alle tematiche spaziali.

Un doppio appuntamento, lunedì e giovedì, che presenta una serie di testimonianze realizzate da tecnici e ricercatori dell’ASI su tematiche che vanno dallo studio dell’Universo all’esplorazione di Marte, dalle missioni umane nello spazio alla navigazione satellitare, dalla sostenibilità all’osservazione della Terra, all’impatto che le tecnologie spaziali hanno nella nostra vita di tutti i giorni.