Energia: Ue, Italia e Balcani saranno più vicini anche nel 2020

Conclusa a Roma la seconda edizione del progetto Kep

NOV 27, 2019 -

Roma, 27 nov. (askanews) – Con l’ultimo dei quattro seminari tecnici e la cerimonia di chiusura, si è conclusa oggi a Roma la seconda fase del Progetto Kep (Know-How Exchange Programme – central European Initiative Support for Strengthening Energy Regulatory Authorities in the Western Balkans) con l’annuncio che per il 2020 è stata finanziata una nuova fase che comprenderà anche la Bulgaria e la Repubblica della Macedonia del Nord.

Il progetto, attivato da Arera all’interno del Programma InCe/Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) – su richiesta del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) e dell’Organizzazione internazionale l’Iniziativa Centro Europea (InCE) – prevedeva una cooperazione tecnica con i regolatori di Albania, Montenegro e Serbia.

Incentrato sulla realizzazione di meccanismi di market coupling nei Paesi dell’area dei Balcani, per favorire la creazione di un mercato elettrico regionale e la sua integrazione con il mercato unico europeo (nel quadro del Western Balkans 6 Process), il progetto si è sviluppato dal 2017 a oggi attraverso specifiche delibere di Arera e attraverso incontri periodici nei diversi Paesi.

La fase finale del progetto si è concentrata sulle concrete misure che i regolatori balcanici dovranno adottare per conformarsi al quadro regolatorio Ue in materia di allocazione di capacità.

L’InCE – forum intergovernativo di cooperazione regionale, formato da dieci membri Ue e otto extra Ue, che rappresenta per i Paesi aderenti non europei e appartenenti all’area balcanica un’opportunità per acquistare standard comunitari – ha comunicato in questa occasione che per il 2020 è stata accolta la nuova richiesta di finanziamento e che entreranno a far parte del progetto anche Macedonia del Nord e Bulgaria, considerando che il progetto di coupling ad ora esistente tra questi due Paesi potrebbe fornire ulteriori opportunità di scambio nei Balcani.

Alla cerimonia conclusiva, aperta e conclusa in rappresentanza del collegio di Arera rispettivamente da Clara Poletti e Stefano Saglia, hanno partecipato i rappresentanti dei Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri, delle ambasciate, i gestori di rete e dei mercati dei Paesi beneficiari, i rappresentanti del mondo finanziario.

Per Stefano Saglia “una nuova fase del progetto, confermata oggi per il 2020, consoliderà i risultati raggiunti fino ad ora e aggiungerà, con la partecipazione di Bulgaria e Macedonia del Nord, ulteriori prospettive in campo energetico per i Balcani. Il cavo di interconnessione tra Italia e Montenegro, recentemente inaugurato, è il simbolo di una nuova integrazione dei mercati energetici balcanici ed europei che non può che arricchirsi con progetti continuativi di scambio di informazioni, come il Kep”.