A Torino torna il Nasa Space Apps Challenge

L'hackathon dedicato allo Spazio si terrà il 19 e 20 ottobre

OTT 10, 2019 -

Milano, 10 ott. (askanews) – Per il quarto anno consecutivo l’I3P, Incubatore d’Imprese Innovative del Politecnico di Torino, porta a Torino il NASA Space Apps Challenge, l’hackathon più grande al mondo dedicato allo Spazio e al pianeta Terra. La maratona internazionale di 48 ore si svolgerà a Torino il 19 e 20 ottobre: a promuoverla è la Nasa, con l’obiettivo di coinvolgere scienziati, creativi e artisti su tematiche che riguardano il pianeta Terra e lo Spazio attraverso molteplici discipline, dalla robotica al design.

La partecipazione è gratuita, basta registrarsi sulla piattaforma: 2019.spaceappschallenge.org/locations/turin. Il team vincitore riceverà il premio “Il Futuro Prossimo Possibile” di 500 Euro, messo in palio da CNS.

Quarantotto ore non-stop per risolvere le sfide che riguardano il pianeta Terra e lo Spazio. A supporto di I3P anche altre realtà, tra cui CNS – Center for Near Space, la cui mission è quella di contribuire ad una sempre maggiore diffusione della cultura spaziale tra le nuove generazioni e il grande pubblico, AIko Space, la startup incubata in I3P che sviluppa Intelligenza Artificiale per l’automazione di missioni spaziali, ed Argotec, azienda di ingegneria aerospaziale con sede a Torino che, tra l’altro realizza nanosatelliti e produce il cibo spaziale per gli astronauti europei in orbita sull’Iss. A fornire i gadget ufficiali della manifestazione sarà Stickermule, mentre HKN PoliTo è media partner dell’evento. Lo scorso anno sono stati oltre 18.000 i partecipanti, che hanno preso parte a oltre 200 eventi in 75 Paesi.

Iniziativa dell’Open Innovation Project della NASA, il Space Apps Challenge intende coinvolgere persone con competenze trasversali per trovare idee e soluzioni innovative alle sfide dello Spazio e della Terra. La partecipazione è gratuita ed è aperta a studenti, neolaureati, ricercatori e persone del mondo accademico, professionisti, imprenditori ma anche semplici curiosi. Per risolvere le sfide dello Spazio sono infatti necessarie competenze trasversali: per questo a partecipare sono chiamati i profili tech, business, data, design, comunicazione, umanistici. Un’occasione per fare il pieno di opportunità, mentorship, networking e mettere in gioco le proprie idee, competenze e abilità di problem-solving.

Durante l’hackathon la NASA metterà a disposizione dei partecipanti la sua banca dati, da utilizzare e implementare liberamente nei progetti dei team che dovranno risolvere le sfide legate ai segreti del nostro pianeta.

Le categorie in cui sarà possibile partecipare durante l’hackathon sono cinque: in “Earth’s Ocean” i partecipanti dovranno i dati NASA per trovare soluzioni per studiare e proteggere al meglio i nostri Oceani, ad esempio progettando una missione per ripulirli dai rifiuti. In “Our Moon” la sfida potrebbe essere la creazione di un metodo per valutare rapidamente campioni lunari, mentre “Planet Nears and Far” potrebbe richiedere la creazione di un’app per pilotare un sistema aereo senza pilota per andare alla scoperta degli altri pianeti; le sfide della categoria “To the stars” richiedono sia tecnologia che creativa, mentre in “Living our world” i partecipanti dovranno creare un gioco, un video, uno strumento , un prodotto che racconti com’è vivere sulla Terra.