Tre italiani nello Spazio con la Virgin Galactic nel 2020

Accordo in Usa tra Aeronautica Militare e la compagnia di Branson

OTT 3, 2019 -

Milano, 3 ott. (askanews) – L’astronave SpaceShipTwo di Virgin Galactic, nel 2020, porterà nello Spazio tre italiani in un volo suborbitale per condurre una serie di esperimenti in microgravità.

Questa nuova possibilità di volo spaziale per il nostro Paese è frutto di un accordo tra la compagnia privata che fa capo al miliardario britannico Richard Branson e l’Aeronautica Militare, siglato nella sede dell’ambasciata italiana a Washington, negli Stati Uniti. Anche l’Asi, Agenzia spaziale italiana, ha firmato nel 2017 un accordo simile per l’utilizzo a scopo di ricerca dei veicoli spaziali di Virgin Galactic.

L’intesa è stata firmata, per l’Aeronautica, dal generale Stefano Cont e, per la Virgin, dal presidente, Mike Moses. La missione, porterà nello Spazio tre “payload specialist” italiani e un carico di esperimenti scientifici, messi a punto assieme al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr); tra questi alcuni riguarderanno la fisiologia umana e gli effetti biologici sul corpo nella fase di transizione dalla gravità normale all'”assenza di peso”.

Nel corso del volo suborbitale, la navetta sganciata da un aereo “madre” e spinta da un motore a razzo, descrive un’ampia parabola al culmine della quale si trova oltre la linea di Karman, la linea che convenzionalmente segna il confine dello Spazio, posta a una quota di 100 Km. Durante il volo, per alcuni minuti, l’equipaggio sperimenta condizioni di microgravità, galleggiando come nella Stazione spaziale internazionale. Virgin Galactic si occuperà anche dell’addestramento degli specialisti italiani a cui verrà assegnata la missione.

Al momento, dai ranghi dell’Aeronautica Militare provengono tre astronauti in servizio nel corpo astronauti dell’Esa: il generale pilota sperimentatore Roberto Vittori, il capitano pilota Samantha Cristoforetti e il colonnello pilota sperimentatore Luca Parmitano, in orbita per la missione “Beyond” dell’Esa e attuale comandante della Stazione spaziale internazionale. Ufficiale dell’Aeronautica e potenziale candidato al volo suborbitale del 2020 è anche il tenente colonnello Walter Villadei, cosmonauta qualificato al volo spaziale alla Roscosmos di Mosca. Italiano, infine, è anche uno dei piloti-astronauti di Virgin Galactic; si tratta di Nicola Pecile, anche lui ex pilota sperimentatore dell’Aeronautica militare.

L’Arma azzurra, da diversi anni, ha istituito presso il Centro sperimentale volo di Pratica di Mare (Roma) il Gias, Gruppo Ingegneria per l’Aero-Spazio che ha proprio il compito di supportare l’Aeronautica e la Difesa nell’ambito delle attività aerospaziali, anche attraverso missioni suborbitali come quelle della Virgin Galactic che, in virtù di un’intesa tra la compagnia di Branson e Altec, siglata nel 2016, potrebbero partire anche da uno spazioporto situato sullo stesso territorio italiano.