Astronomia, c’è gas sulla cometa interstellare Borisov

Nuove informazioni su questo oggetto proveniente da stelle lontane

OTT 2, 2019 -

Roma, 2 ott. (askanews) – Rilevate molecole di gas su 2I/Borisov, la cometa dalla provenienza interstellare scoperta lo scorso agosto. Lo studio, condotto da un team della Queen’s University di Belfast, rappresenta una scoperta storica: è la prima volta che gli astronomi sono stati in grado di individuare questi composti in un oggetto interstellare.

Circa dodici giorni dopo la scoperta, – riferisce Global Science, il quotidiano online dell’Agenzia spaziale italiana – il telescopio Herschel situato nelle Isole Canarie, ha puntato i suoi occhi sulla cometa alla ricerca di gas. Il primo tentativo è fallito a causa dell’eccessiva luminosità del cielo ma il secondo, quello di venerdì 27 settembre, ha avuto successo e gli scienziati sono riusciti ad utilizzare lo spettrografo del telescopio per misurare la debole luce emessa da Borisov.

Il gas rilevato era cianogeno, costituito da un atomo di carbonio e un atomo di azoto legati insieme. È un gas tossico se inalato, ma è relativamente comune nelle comete. Combinando questi risultati con le immagini della cometa ottenute dal telescopio Trappist-Nord in Marocco, il team è riuscito a rilevare la quantità di polveri che viene espulsa dalla cometa e fornire una stima delle dimensioni del nucleo. Le analisi delle polveri e di gas espulsi mostrano che gran parte della superficie della cometa è attiva. Borisov si è probabilmente formata circa 4,6 miliardi di anni fa come molte delle altre comete presenti nel Sistema Solare e proviene da un sistema stellare molto lontano.

Borisov è il secondo oggetto interstellare ad essere stato scoperto dopo Oumuamua nel 2017 e raggiungerà il perielio, il punto di maggiore vicinanza al Sole, a dicembre e con l’avvicinarsi di questa data sarà sempre più visibile agli occhi dei telescopi e nel corso del prossimo anno, potremo seguire la sua evoluzione mentre si allontana dal Sistema Solare.

Lo studio di oggetti provenienti da stelle lontane è di grande interesse per le agenzie spaziali. Proprio all’inizio di quest’anno l’Esa ha approvato Comet Interceptor una missione robotica in programma per il 2028 che avrà come obiettivo il fly-by di una cometa di tipo interstellare.