Spazio, a Roma il punto su missione per la difesa planetaria AIDA

Progetto comune Nasa, Esa e Asi per deviare gli asteroidi

SET 11, 2019 -

Roma, 11 set. (askanews) – Deviare l’orbita di un asteroide che può rappresentare un pericolo per la Terra. E’ l’obiettivo della missione spaziale congiunta Nasa-Esa insieme con l’Asi denominata AIDA (Asteroid Impact Deflection Assessment) programmata in più fasi a partire dal 2021 per sperimentare la possibilità di deviare l’orbita di Didymos-B (conosciuto anche come Didimoon), il più piccolo tra i due della coppia di asteroidi Didymos, che orbitano tra la Terra e Marte, attraverso l’impatto con un veicolo spaziale.

La missione AIDA, che rappresenta la prima validazione in assoluto delle tecniche di difesa planetaria, è al centro di un workshop di tre giorni che si è aperto oggi a Roma presso l’Aula Ottagona alle Terme di Diocleziano. Durante i lavori si farà il punto sulla missione, con contributi di esperti di tutto il mondo e si guarderà anche ai piani futuri basati sulle presentazioni dei gruppi di lavoro di AIDA, per identificare aree che richiedano ricerche aggiuntive e ulteriori opportunità di collaborazione tra i gruppi di ricerca internazionali.

AIDA riunisce la missione DART della Nasa, la missione italiana LICIA CubeSat e la missione HERA dell’Esa, ognuna con un proprio compito nel progetto di deviare il più piccolo della coppia di asteroidi Didymos. Il veicolo DART (Double Asteroid Impact Test) della NASA è già in fase di costruzione per il lancio previsto nell’estate 2021, con una collisione ad alta velocità con l’obiettivo pianificata per settembre 2022. Insieme a DART volerà il satellite in miniatura CubeSat di produzione italiana, chiamato LICIA, che servirà a registrare il momento dell’impatto.

Alcuni anni dopo, la parte ESA del progetto AIDA, la missione denominata Hera (lancio programmato nel 2024 e incontro con Didymos a inizio 2027), effettuerà un sondaggio ravvicinato dell’asteroide successivamente all’impatto, acquisendo misurazioni chiave come la massa dell’asteroide. Hera dispiegherà inoltre un paio di CubeSats per rilevamenti ravvicinati dell’asteroide e la prima sonda radar di un asteroide, fornendo importanti informazioni scientifiche anche in vista di un possibile futuro sfruttamento delle risorse dell’asteroide.

Il 13 settembre, giornata conclusiva del workshop, alle 18 – informa l’Esa – è in programma un evento aperto al pubblico durante il quale gli esperti discuteranno delle attuali capacità dell’uomo di proteggere il nostro pianeta da impatti con asteroidi. A completare il quadro, un ospite speciale spiegherà come i video games e la ‘cultura pop’ abbiano sempre nutrito un grande interesse per questo argomento.

Credits: Esa – Science Office